1) La sua Rivelazione sulle 7 morti e resurrezione del Padre
Un giorno in pratica ho
avuto una visione, e in questa visione il volto del Padre brillava come 10.000
soli. Era talmente luminoso che, per così dire, non potevo avvicinarmi. Nello
stesso tempo ho visto il corpo del Padre nell’inferno – scusate – in prigione.
Era in prigione, ma nello stesso tempo ho potuto vedere che il suo spirito era
nell’inferno. Il suo corpo era in prigione e il suo spirito era come riflesso
nell’inferno.
Nell’inferno c’erano questi
demoni che facevano a pezzi delle anime. E il Padre diceva, gridava ai demoni:
“Prendete il mio corpo al loro posto, lasciate andare i miei figli!” Poi i
demoni gettavano via la carne che stavano mangiando, le persone che stavano
divorando e afferravano il Padre e se lo spartivano. Quando ho avuto questa visione,
per me è stata veramente una svolta spirituale perché ho capito che quando il
Padre andava in tutte quelle prigioni e subiva tutte quelle diverse torture e
tribolazioni tra la vita e la morte, ho capito che in realtà il Padre stava
attraversando tutte quelle cose, stava andando in quei posti di sua volontà,
anche se avrebbe potuto fuggire dal paese; andava là volontariamente per essere
torturato per il mio bene, per il bene della mia famiglia, della mia tribù,
delle mie generazioni future etc. Una volta che ho capito che il Padre ha fatto
questo per me, la sua sofferenza invece di essere una sorta di sofferenza
distaccata, era una sofferenza per la mia salvezza personale e per la salvezza
della mia famiglia, in modo che potessimo stare giusti al cospetto di Dio,
grazie a quell’indennizzo che il Padre ha dovuto pagare.
In quel momento sono stato
ispirato a chiamarle le 7 morti e resurrezioni. L’amore del Padre è un amore
che non solo dà la vita per i suoi amici, ma che ha dato la vita per i suoi
figli in continuazione, ancora, e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora.
Questo, dunque, è stato come
un salto ontologico rispetto a quello che dice Gesù, perché Gesù non è mai
stato un genitore fisico, un padre. Io ho capito che quello di cui parla il
Padre, quando parla del vero amore, è quel tipo di amore che lui ha
effettivamente realizzato, passando realmente attraverso tutte quelle
incarcerazioni, torture, crocifissioni etc. Tutte quelle cose non sono una
qualche sofferenza distaccata o un qualche pagamento distaccato di indennizzo
spirituale, o una prodezza spirituale: quelle tribolazioni erano la strada che
ha dovuto percorrere per liberare me dalla mia iniquità di fronte a Dio e
permettere a me, alla mia famiglia, ai miei figli e nipoti, di stare al cospetto
di Dio.
Una volta che Dio mi ha dato
questa rivelazione e questa visione, questo ha trasformato totalmente la mia
comprensione del Padre e il mio rapporto con lui. Perché prima lui era un
grande maestro spirituale, un grande uomo e un grande leader, tutte queste
cose. Io non conoscevo veramente il significato di Messia o di Salvatore, ma
dopo questo tipo di rivelazione ho potuto capire chi era il Padre: lui era il
Salvatore, il mio salvatore; mi ha salvato dalla mia dannazione, mi ha salvato
dal mio peccato, dalla mia iniquità. In quello stato nessuno può stare di
fronte a Dio, ma poiché lui ha pagato indennizzo e ha pagato il prezzo per me,
io non devo percorrere quel corso, ma posso stare al cospetto di Dio.
Questo è stato un enorme,
dico enorme, cambiamento, una svolta enorme nel capire chi era il Padre, che
tipo di valore aveva. Lui non era semplicemente un maestro o un profeta. Messia
non era semplicemente un’altra parola per profeta. Lui era il salvatore
dell’umanità, il salvatore che ci permette di stare in rettitudine davanti a
Dio, non perché noi siamo giusti, ma grazie a quello che lui ha fatto, al
prezzo che ha pagato, in completa e perfetta rettitudine. Questo, penso, è
stato un vero “punto di svolta”.
Richard Panzer: Ricordo
che il Padre ci spingeva sempre, ci incoraggiava, ci sfidava a realizzare la
nostra parte di responsabilità, ma quello che ti sento dire è che non dobbiamo
dimenticare quello che lui ha fatto.
Hyung Jin Nim:
Sì, è vero: il 96%. L’altro 96%. Noi abbiamo una parte di responsabilità che
possiamo abbracciare o dalla quale possiamo fuggire. Possiamo essere in accordo
o in disaccordo, ma saremmo degli illusi a dire che noi siamo quelli che hanno
pagato indennizzo.
2) quello che ha imparato
durante i due anni trascorsi a fianco del Padre
Richard Panzer: Puoi
parlare del tempo… So che eri molto attivo, guidavi la chiesa coreana, facevi
tante cose, ma poi il Padre ti ha chiesto di abbandonare tutto e di stare con
lui – mi pare – per due anni. Puoi parlare di quel tempo, come era e che cosa
hai imparato?
Hyung Jin Nim: Oh, è stato davvero un periodo straordinario. Penso che
probabilmente è stato uno dei periodi più benedetti della mia vita. Il Padre
aveva affidato tutto a noi, l’intera chiesa mondiale, il World Mission Department,
la UPF mondiale, la Youth Federation mondiale, il CARP mondiale. Il Padre aveva
affidato tutto a me. Era una responsabilità enorme. Facendo quel genere di
lavoro, quando si hanno tutte quelle cose e si è sempre molto occupati, è
facile essere sviati e perdere il nostro rapporto con Dio, oppure non investire
in questo, perché si è occupati con tutte le altre attività che sono in corso.
In più io guidavo il Cheon Bok Gung, la chiesa principale di Seoul. Era come un
vortice di attività, in continuazione. Poi, nello stesso tempo, allenavo i miei
“unsa nim”; facevamo pratica spirituale dalle 2.30 del mattino, ogni singolo
giorno, senza assolutamente nessun break.
Era un periodo molto
frenetico e in quel tipo di posizione c’è sempre la tentazione di credere che
state facendo tanto lavoro, e facendo tanto lavoro state realmente servendo Dio
di più. Ma quando il Padre mi ha chiamato a servirlo, a stare solo con lui, è
stato un cambiamento enorme. Perché, all’improvviso, non avevo più un
programma, non potevo più fare nessun programma. Non avevo nessun appuntamento,
non potevo programmare nulla con le persone; le persone di fuori volevano
contattarmi, i VIP, o chiunque fosse, ma io non potevo farlo. Non potevo
visitare le famiglie, cosa che facevamo ogni settimana. Visitavamo i comuni
membri della chiesa, andavamo lì e facevamo delle cose per divertirci con loro,
compravamo la pizza – a quel tempo non conoscevo gli OGM. Ora non potevamo fare
nulla. Ho dovuto lasciar perdere tutto, lasciar perdere i grandi eventi. Ho
dovuto abbandonare tutto.
All’inizio era semplicemente
passare il tempo insieme al Padre, perché anche il Padre era sempre in
movimento. Viaggiava sempre. Andava negli Stati Uniti, ritornava in Corea. C’è
stato un giro del mondo che ha programmato all’improvviso e che ha fatto. Tutto
questo genere di cose, ma fondamentalmente eravamo sempre con il Padre; andavo
costantemente a pesca con lui, a Las Vegas, tutto il tempo. Così eravamo a
pesca sul lago Mead e il giorno dopo potevamo essere a pesca sull’Oceano
Pacifico. Era molto diverso.
A quell’epoca io non ero un
gran pescatore, perciò usavo quel tempo per meditare; stavo sulla barca ma
meditavo, o cercavo di studiare. All’inizio cercavo di abituarmi a quel tipo di
programma, perché era come un programma senza nessun programma. Dovete andare
seguendo il ghiribizzo di dove il Padre vuole andare; dove lui vuole andare,
dovete andare. Non avete voce in capitolo. Dovete arrendervi totalmente. Perciò
era un adattamento piuttosto stressante. All’inizio era mentalmente molto
stressante perché non sapevate cosa aspettarvi. Ma a un certo punto sono stato
capace di liberarmi di quell’ansietà e di quello stress e semplicemente seguire
e cavalcare l’onda con il Padre. Invece di battibeccare e lamentarmi: “Oh, il
mio programma! Oh, non posso fare il mio lavoro! Non posso fare questo e
quello!” Qualunque cosa sia, voi seguite. Tutto è come scomparso. Nulla di
tutto ciò importa veramente. Quello che importa è essere con il Padre.
Così ho avuto dei momenti
incredibili con il Padre quando mi sono liberato di questo. Allora ho potuto
essere veramente me stesso; è a questo punto che ho cominciato a mostrargli le
diverse arti marziali che conoscevo. Guardavamo insieme l’UFC (Ultimate
Fighting Championship) e le arti marziali miste. Quando il Padre non era sulla
barca e ritornavamo, guardavamo le gare di arti marziali.
Allora facevo delle
dimostrazioni. Il Padre mi faceva fare le mosse “tap out” (far arrendere) e
“choke out” (bloccare) con tutti gli addetti alla sicurezza, cose del genere. È
diventato veramente un periodo straordinario. Trascorrevo il tempo con il Padre
in un modo così intimo. Ci legavamo in un modo così intimo. Sentivo che il
Padre poteva totalmente… Ero sorpreso che al Padre piacesse il fatto che
conoscevo tutte quelle arti marziali, che facevo tutte quelle arti marziali,
perché io praticamente le avevo tenute nascoste al pubblico; non avevo fatto
vedere che facevo quelle cose, ma il Padre abbracciava completamente queste
cose e ne era entusiasta.
Quando c’era l’allarme
perché stava arrivando una tempesta e il governo proibiva l’accesso agli
oceani, non si poteva uscire fuori in mare. Davano l’allarme che c’era una
tempesta o un uragano e noi eravamo su un’isola della Corea del Sud, in mezzo
al nulla. Se sta arrivando un uragano non potete uscire sull’oceano e dovete
rimanere chiusi in casa. Noi praticamente avevamo già fatto il download di
tutte queste lotte e combattimenti di arti marziali miste e il Padre li
guardava ed io gli indicavo le cose che stavano facendo, cosa stavano cercando
di fare; ero una specie di cronista e lui era straordinario. È stato un periodo
davvero eccezionale in cui ho potuto veramente legarmi al Padre, come padre e
figlio.
Ho avuto dei periodi
meravigliosi, dei momenti grandiosi quando andavamo fuori a pesca e il Padre
faceva un sonnellino ed io potevo entrare da solo con lui nella cabina, e
semplicemente sdraiarmi e dormire accanto a lui e osservarlo. Ho delle fotografie
meravigliose di lui che riposa. Momenti molto intimi che ho trascorso con il
Padre. Alla fine questo è stato molto importante perché mi ha mostrato che non
si tratta di religione, o di diventare religiosamente puro, e fare tutte quelle
condizioni, tutto quel lavoro e tutte quelle cose. Alla fine non si tratta
veramente di questo. Questo serve per dimostrare agli uomini o cercare di
dimostrare alla gente che siete una persona buona; quello che importa veramente
non è la religione, ma il vostro rapporto con Dio. È questo a cui il Padre mi
ha portato. Mi ha portato a stabilire con lui un rapporto che andava aldilà
della sua religiosità, aldilà di lui come un leader religioso, un capo
religioso, un papa religioso. Mi ha portato a instaurare un rapporto reale con
lui. Questo era così intimo, così reale, così pieno di gioia, di affetto, di
accettazione, di abbraccio.
Erano tutte cose che pensavo
di non poter mostrare come leader religioso. Le arti marziali miste diventano
veramente molto violente e fate ogni genere di cose brutali. Nella mia immagine
di leader religioso che medita ogni giorno per ore ed ore, sentivo che questo
non rientrava nella scatola dell’immagine che avevo di me stesso. Ma questo è
stato spezzato, è stato liberato.
Ho potuto abbracciare anche
quel lato guerriero, che il Padre ha abbracciato completamente. Questo è stato
straordinario, e credo che quel periodo è quello che mi ha aiutato ad
attraversare tutti i momenti difficili dopo la morte del Padre e tutte le
follie che sono successe; è stato il rapporto che avevo stabilito con il Padre
- che lui mi aveva portato a stabilire - che mi ha veramente permesso di
sostenermi nei momenti di disperazione e di vuoto, quando abbiamo perso tutto,
e persino nostra madre si è rivoltata contro di noi.
Perciò, penso che quel
periodo probabilmente è il tempo più prezioso che il Padre mi ha donato. Come
suo successore ed erede, penso che senza quella comprensione starei
semplicemente insegnando religione sul Rev. Moon, non un rapporto. E questo è
un enorme, davvero enorme, cambiamento. Starei insegnando solo teologia sul
Rev. Moon, non la persona reale di Dio, la persona di Cristo, la persona che
noi dovremmo conoscere e con cui dovremmo instaurare un rapporto intimo,
condividere la nostra vita. Penso che è stato un dono enorme da parte del
Padre, una grazia che il Padre mi ha donato.
3) le sue esperienze
nell’infanzia crescendo in America
Sapete, siccome io sono un
burlone, quando la Madre era nervosa e si stava cambiando i vestiti, e io non
avrei dovuto essere lì, io la sbirciavo, ma la sbirciavo in un modo che lei
sapeva che la stavo sbirciando [ride]. Allora lei urlava: “Yah! Vai via di
qui!” Mi divertivo scherzando così.
La Madre era una madre
tradizionale coreana molto rigida. [Le madri coreane] sono rigide, se i vestiti
non vanno bene, se i vestiti non sono adatti e non vanno bene per l’immagine… è
tutta una questione di immagine, di onore. La cultura orientale è molto così.
La Madre non è l’unica persona così, la maggior parte delle donne coreane e
asiatiche sono così. Pensano molto all’immagine, specialmente se vengono da una
famiglia altolocata. Ma io ero… lei cercava sempre di vestirmi bene, con
completi polo. Io odiavo quello stile. Ero un amante dello skateboard, avevo i
vestiti sbrindellati. E questo la faceva infuriare. Quando ero più giovane mi
sono fatto crescere i capelli lunghi. E questo la faceva infuriare [ride]. Poi,
quando mi addestravo con i monaci buddisti, questo l’ha fatta infuriare [ride].
Non volevo mai essere messo nella scatola di quella classe superiore, i figli
di papà. Lo detestavo! Era il mio incubo. Tutti i miei amici delle superiori
erano ragazzi appartenenti alle minoranze: neri, ispanici, italiani. Questi
erano i miei amici migliori. Non andavo d’accordo con quella specie di cultura
d’élite dei bianchi figli di papà. Non era nel mio carattere.
In quel mondo, poiché
eravamo una famiglia altolocata, c’era sempre la pressione di cercare di
mettere i ragazzi in quella scatola, perché ci integrassimo con l’élite. Ma per
me, il mio spirito urlava contro l’essere infilato in quella scatola.
Richard Panzer: Sono
molto interessato a una cosa che hai detto. Il Padre ha scelto di farti
crescere in America ed io ho riflettuto un po’ su questo, perché cosa sarebbe
successo se fossi cresciuto in Corea? Crescendo in America, come hai appena
detto, conoscendo i ragazzi delle minoranze, non avresti conosciuto…
Hyung Jin Nim: È
vero. È assolutamente vero. Saremmo stati come i normali ragazzi delle grosse
corporazioni, dei mocciosi viziati, una super elite. Io mi sono ribellato a
questo quando ero più giovane, ed è per questo che ho cominciato ad allenarmi
nelle arti marziali, le arti marziali da combattimento. Lì ti alleni con i
lottatori di strada, con lottatori professionisti, ti alleni con gente che
combatte sul ring o dentro le gabbie. Queste sono le persone con cui ti alleni.
Non sono quelli che chiameresti la “polo élite”; sono tutti coperti di
tatuaggi; questa è la gente insieme a cui tu sudi, e che ti suda addosso. Così
era una cultura totalmente diversa. Dio mi ha guidato ad allontanarmi da quel
tipo di cultura d’élite nella quale tutti cercavano di inserirci. Specialmente
alle signore piace spingerci in questo tipo di cultura, trasformare tutti i
maschi in gentlemen, o questo genere di cose.
Io sono un gentleman, ma
sono tanto grato di aver potuto sperimentare quella sottocultura, tutti quei
lottatori, gente che non è considerata parte dell’élite o membri dell’alta
società, ma che sono veramente eccezionali per il loro spirito combattivo, la
loro capacità, la loro passione di studiare le arti marziali. Sono tanto grato
di aver potuto essere totalmente a contatto e allenarmi con questo genere di
sottocultura. Penso che sia stato un grande beneficio, un beneficio veramente
enorme, qualcosa che non avrei mai potuto avere in Corea, quell’essere così a
contatto con le minoranze o con questi tipi di sottoculture, i “fight club”.
Questo non rientra nell’agenda delle grandi élite. Per questo penso che sia
stato veramente importante che Dio spiritualmente mi abbia permesso di passare
attraverso queste cose, perché questo mi ha permesso di capire la libertà e la
responsabilità. Perché i poteri centralizzati attorno alle élite sono
pericolosi, sono molto pericolosi, e nel corso della storia è stato
costantemente dimostrato che sono pericolosi. Penso che il fatto di essere
cresciuto in Occidente è stato un grande beneficio.
La persona che probabilmente
ha avuto più influenza su di me è stato mio fratello Young Jin; lui è quello
che aveva un anno più di me. Mi ha allenato per circa un anno a fare bene a
scuola. Io ero sempre uno studente terribile, ed è per questo che non riuscivo
ad essere ammesso da nessuna parte come boss. Non facevo parte del gruppo che
comanda. Andavo così male a scuola che non riuscivo ad ottenere nulla. Dopo la
scuola superiore lui praticamente mi ha insegnato per un anno a studiare, a
studiare bene, a eccellere in campo accademico. Ma è stato più di questo,
perché lui ha veramente investito in me, si è veramente preso cura di me, è
stato tanto compassionevole; anche se aveva un anno più di me non mi trattava
male. Ha avuto un grande impatto su di me quando ero più giovane.
Tutti i miei fratelli e
sorelle hanno contribuito in modo prezioso al mio sviluppo. Noi gli vogliamo
bene. Ci sono tante cose che la gente non sa su tutta la situazione, etc. ed è
facile avere da ridire su di loro; ma alla fine anche loro sono persone che
devono trovare la fede, anche loro sono persone che devono trovare la fede nel
Padre, se credono in lui oppure no.
Questo è quando eravamo più
giovani. Naturalmente quando siamo cresciuti – ovviamente tutti lo sanno –
penso che Kook Jin è quello che ha veramente un impatto enorme su di me per
quanto riguarda comprendere l’economia, i liberi mercati, capire cos’è la
libertà e quanto essa è preziosa: la “Freedom Society”. Il Padre era
incredibilmente estasiato e felice quando Kook Jin Nim faceva le campagne della
“Strong Korea, Strong Japan e Strong America”, cercando di aiutare questi
paesi a diventare liberi. “State attenti a queste altre potenze che possono
arrivare”. Il Padre era assolutamente contento di queste cose. L’idea di
identificare il governo nell’Arcangelo – il governo come Arcangelo –. Era la
prima volta. Il Padre era molto entusiasta di questo perché era stato
perseguitato costantemente dall’Arcangelo in una forma centralizzata che era il
governo, dovunque andava: in Corea del Nord, in Corea del Sud, negli Stati
Uniti, ovunque fosse. Quando condividevo questo con il Padre lui era tanto entusiasta.
Penso che Kook Jon è
veramente un genio per quanto riguarda capire l’organizzazione, capire la
cultura di una organizzazione, capire l’onore, l’integrità. Lui è un vero
guerriero; rispetta il codice d’onore. In termini di leadership ho imparato tantissimo
da Kook Jon da adulto. Penso che quando eravamo più giovani, ci sono stati
altri fratelli e sorelle in momenti diversi (che mi hanno aiutato), ma da
adulto ho imparato da Kook Jon a capire che cos’è la leadership, a capire
l’organizzazione, e cose del genere, che è un campo veramente diverso dalla
teologia; imparare la macro-economia e cose simili, un campo totalmente
separato ma che è veramente importante da capire.
4) la sua speranza per la
madre e la provvidenza in asia
Noi speravamo che la Madre
sarebbe stata umile davanti al Padre e l’avrebbe innalzato. Se lei fosse come
Madre Teresa, si farebbe umile davanti a Cristo e lo loderebbe e
glorificherebbe e condividerebbe tutte le cose profonde e intime d’amore, tutti
i profondi momenti di intimità che ha avuto con lui, tutti quei bei momenti
accanto a lui che le sono stati donati; se lei avesse condiviso questo, se lo
avesse innalzato come il suo salvatore, se l’avesse innalzato come il suo
Messia, riconoscendo che lei è una peccatrice - come dice la Bibbia, siamo
stracci sporchi davanti a Dio - ma poi attraverso Cristo, attraverso il Padre,
è rinata, è stata fatta nuova, era una creatura nuova, avrebbe potuto stare
nella sua posizione con il Padre. Se lei avesse fatto questo, sarebbe una Vera
Madre; sarebbe una Madre che ha realizzato la perfezione della posizione di
oggetto, che è la perfezione di Eva. La perfezione di Eva non è stare nella
posizione di soggetto. Eva non è il soggetto. La perfezione di Eva è realizzare
la perfezione del partner oggetto, che è elevare il soggetto, amare il soggetto
più di chiunque altro. Se lei avesse fatto questo ci sarebbe stata gloria in
tutto il mondo. Il mondo intero si sarebbe inchinato a lei.
Se lei avesse avuto questo
spirito si sarebbe trovata direttamente dove eravamo Kook Jin Nim ed io perché
quella era la nostra missione, quello era il nostro scopo; se lei fosse stata
lì con noi, noi avevamo già fatto una fondazione enorme in Oriente, che non era
mai stata creata prima. Kook jon, ad esempio, aveva già incontrato gli attuali
Presidenti del Giappone e della Corea prima che diventassero Presidenti. Aveva
già aiutato numerosi membri dell’élite delle classi politiche e aveva lavorato
con loro educandoli sulla “Strong Korea”. Era stato invitato a tutti quei grandi
eventi a 5 stelle a parlare del motivo per cui la Corea deve essere una nazione
forte. Era già stato ammesso dai top CDO tra i duecento principali gruppi
imprenditoriali conglomerati della Corea; era stato messo sulla testata della
rivista C.O. Per la prima volta nella storia tutti i nostri business erano
redditizi. C’era un cambiamento enorme; tutte le persone più influenti della
Corea e dell’Asia si stavano rendendo conto che questa persona era un leader
emergente straordinario. Era stato invitato a diversi eventi della Samsung e
della LG; aveva finito per reclutare molte delle loro persone nello statuto
(?), e queste sono persone molto in gamba.
Quindi era un cambiamento
enorme, cosa che non era mai stata fatta in Corea prima. I business erano in rosso.
Erano gestiti da persone che non avevano nessuna nozione del business. La loro
idea del business era essere sovvenzionati dal Padre, che è fondamentalmente il
sistema del comunismo. Non avevano nessuna idea di cosa significhi competere in
un libero mercato, cosa che Kook Jon aveva già fatto con il suo business negli
ultimi 20 anni, diventando una delle dieci aziende più importanti nella sua
industria con una compagnia che era in bancarotta. Perciò conosceva la
strategia, conosceva le competizioni del libero mercato, come competere in quel
mondo. Aveva creato una fondazione enorme, si era già aperto la strada nei
livelli massimi del governo, il dipartimento della Difesa. L’attuale Vice
Presidente ci appoggiava; era come avere il Vice Presidente della Sicurezza
Nazionale che veniva in nostro appoggio.
Dall’altro lato, nel mondo
religioso, avevamo fatto grandi progressi con la più grossa organizzazione
buddista; ci sono milioni e milioni di persone in questa organizzazione. Il
capo dei monaci è venuto nel nostro Santuario ed io lo andavo a visitare
spesso. Così anche nel mondo religioso stavamo già creando degli agganci con
tutti questi leader religiosi nazionali. Era un tempo in cui interiormente ci
stavamo liberando di tutta la corruzione, delle lobby, di quelle piccole
istituzioni, di tutti quei piccoli feudi che tutti quei leader coreani avevano
creato. Stavamo smantellando loro e il loro abuso dei membri giapponesi.
Stavamo smantellando tutto quel racket e quel sistema di sfruttamento.
Il Padre ci permetteva
pienamente di farlo, ci dava tutte le approvazioni per farlo, perché per ogni
decisione importante andavamo da lui per ricevere l’approvazione. Infatti il
Padre doveva firmare per dare l’approvazione o no. Dunque questo era un cambiamento
enorme. Kook jon e io eravamo così fraternamente uniti nella decisione che
avremmo lavorato per liberare le persone dal pugno di ferro di quei leader
coreani che avevano creato questo sistema sopra di loro, e poi, naturalmente,
usavano il Padre come capro espiatorio per aver fatto questo. Ma il Padre non
era un micro-manager, faceva le cose ma poi benediceva le persone perché le
portassero avanti, e loro potevano creare le proprie cose; lui non
micro-gestiva tutto. Non era un maniaco del controllo di tutti i dettagli.
Quindi il risultato di quello che la chiesa era diventata erano tutti questi
piccoli feudi di blocchi coreani in competizione, di piccole organizzazioni
criminali che cercavano di rubare più che potevano e poi facevano ricadere la
colpa sul Padre o sulla sua famiglia come capro espiatorio, in un modo o
nell’altro.
Quindi, fondamentalmente,
quel racket veniva smantellato e il Padre ci dava completamente il permesso di
distruggerlo. In pratica, se la Madre fosse rimasta nella sua posizione, se lei
avesse innalzato il Padre e avesse capito che i suoi figli stavano lavorando
per la libertà delle persone, avrebbe avuto un successo tremendo. Avrebbe avuto
una vittoria straordinaria. Sarebbe stata una donna straordinaria e sarebbe
stata onorata come la Vera Madre, invece di quello che è diventata ora.
Richard Panzer: Per
me è molto significativo il fatto che tu, Kook Jin Nim e Yeonah Nim volevate
che la Madre fosse vittoriosa.
Hyung Jin Nim: Sì,
certamente! Kook Jon aveva stabilito per lei la “Mission Foundation” in modo
che lei avrebbe avuto le risorse, che non avrebbe dovuto andare a elemosinare
dalle persone. Aveva circa mezzo miliardo di dollari, che praticamente ora sono
tutti andati perché in pratica lei è stata derubata dalle persone che dicono di
amarla: “Dammi 40 milioni di dollari, bla bla bla”. È andato, è praticamente
andato, da quello che sento. E potete vedere come cercano di strangolare sempre
di più i giapponesi.
Di nuovo, se lei fosse
rimasta nella sua posizione di oggetto e non avesse bramato una posizione che
non è sua, allora sarebbe stata glorificata, avrebbe realizzato la perfezione
di Eva. Questo è il tipo di tragedia: a causa della sua sete di potere, lei è
caduta e ha perso quella posizione, ha perso la gloria che avrebbe potuto
avere. Questo, però, non significa che la vittoria del Padre è finita. Il regno
arriverà; arriverà non attraverso la benedizione ma la tribolazione, come ha
profetizzato il Padre.
5) La Madre dopo la
Costruzione del Palazzo di Cheong Pyeong
Io penso che ci sia sempre
stata una comprensione di fondo che la Madre si considerava una vittima, che
aveva forgiato la sua identità di vittima: “Io sono una vittima. Sono in questa
circostanza. Il Padre ha tutto il potere. Io non posso dire nulla, non ho voce
in capitolo, etc. Ci sono tutte queste cose che devo nascondere, le sei Marie,
o quant’altro”. E potete vedere che la Family Federation sta ancora cercando di
nascondere queste cose, perché quando si viene al punto non credono che il
Padre era il Messia perché credono nelle stesse cose in cui crede lei, cioè che
lui aveva delle debolezze. Questo è quello che la leadership dice, è
documentato. Chiaramente non credono nel Padre come Messia. Noi sapevamo, tutti
sapevano che lei aveva una mentalità da vittima, ma nessuno sapeva fino a che
punto l’avrebbe perseguita. Nessuno sapeva fino a che punto lei avrebbe
perseguito aggressivamente una sorta di vendetta contro questo. E questo, io
credo, è quello che è così scioccante e sorprendente per le persone. Naturalmente
questo è stato assolutamente, totalmente scioccante e disgustoso per noi
quando ha rovinato la vittoria dopo la morte del Padre.
Ora le persone sanno perché
non l’abbiamo aiutata, non potevamo aiutarla, abbiamo dovuto allontanarci da
lei. Questo è molto importante: Caino e Abele si devono separare dalla loro
Madre che si è separata dal Padre. Senza questo, la libertà non può venire. Se
fossimo rimasti con lei avremmo partecipato alla dissacrazione del Padre. Così
non ci sarebbe nessun modo perché il Regno possa venire. Ma poiché Caino e
Abele si sono separati e sono rimasti fedeli al Padre che è il soggetto e il
centro, anche se lei ha fatto questo e ha perso la sua posizione di Vera Madre,
il Regno arriverà lo stesso, ma arriverà attraverso le tre sovranità,
attraverso le tre sovranità che il Padre stesso ha incoronato. Così, in questo
senso, mia moglie ora deve realizzare la posizione di Eva e svolgere il ruolo
della Vera Madre per realizzare quello da cui lei è caduta.
Ma tutta quella situazione
era incredibilmente, assolutamente sorprendente; nessuno immaginava, nessuno
sapeva fino a che punto. Certo, verso la fine naturalmente avevamo visto che
lei aveva degli scontri sempre più forti con il Padre, che gli diceva che lui
veniva da un lignaggio caduto, e il Padre le diceva che voleva divorziare da
lei. Avevamo visto questo genere di cose. Perciò sapevamo che la situazione si
stava inasprendo, ma prima di questo, quando non c’era ancora il Palazzo di
Cheong Pyeong non penso che andasse così male; penso perché ero più giovane e
non ero consapevole di queste cose. Ma dopo Cheong Pyeong abbiamo potuto veder
crescere in lei un’arroganza sempre più grande. “Io ho creato questo per il
Padre. Senza di me non sarebbe mai stato fatto; senza il mio lignaggio Han,
senza Han Hong Halmoni [la madre della Madre] questo non sarebbe stato mai
fatto. Tutta questa gloria è stata fatta da me; lo stadio è stato fatto da me;
il Palazzo è stato fatto da me”. Anche se il Padre aveva dato la sua
approvazione a tutta la chiesa mondiale di andare lì, ed è per questo motivo
che piovevano le donazioni; non era perché lei aveva qualche potere o potere
spirituale attraverso Kim Hyo Nam, o che altro. Il Padre aveva detto: “Okay, le
darò il permesso. Permetterò a tutti i membri di andare alle sue lezioni. E
questa è la ragione per cui andavano, nessun’altra ragione.
Quindi, di nuovo, non
rendere gloria a colui che merita la gloria – ossia Dio e il suo corpo, Cristo;
la sua manifestazione fisica era Cristo. Questo è il ruolo di qualsiasi
credente; qualsiasi persona, al livello di cintura bianca, deve capire come
credente che ogni cosa è per la gloria di Dio. La Madre non aveva realizzato
neanche quel livello di comprensione, ossia che ogni cosa deve essere per la
gloria del Padre, per la gloria di Dio. No, tu non puoi attribuirti il merito
di nulla da te stessa. Perché alla fine è Dio che ha stabilito ogni cosa per
te, perché tu avessi la vittoria che hai avuto, mentre tu invece pensi che sia
tua.
Quindi, ovviamente, sapevamo
che lei non era soddisfatta e sentiva di essere una vittima, ma naturalmente è
stato un grande shock, e ora il mondo ha visto la portata della sua
vendetta colpire tutto quello che il Padre ha stabilito, cancellandolo persino
dall’anello della Benedizione. Cancellandolo totalmente, totalmente. Sapevamo
questo tre anni fa, sapevamo che lei stava perseguendo questa strada verso la
sua divinità etc.; questo è il motivo per cui ci siamo dovuti allontanare da
questo.
6) perché ha aspettato a
parlare fino al 2015
Noi cercavamo di fare del
nostro meglio per convincere la Madre a fare diversamente. Io conosco
abbastanza bene il pubblico e so che se a quel tempo avessi detto queste cose,
avrei suscitato un putiferio: “Che cosa stai dicendo?” Ma ora, dopo tre anni,
ci sono talmente tante prove che anche se voleste negarlo in pratica dovreste
andarvi a nascondere in un buco. Se guardate veramente le prove, è impossibile
negare che lei ha lasciato il Padre. Ecco perché non sono un idiota. Capisco la
sociologia, capisco la psicologia, capisco la psicologia di massa, capisco la
vita pubblica. Non sono un idiota. Quelle persone forse sperano che io sia un
idiota, ma non lo sono.
C’è una ragione per cui il
Padre ha scelto me; c’è una ragione per cui il Padre ha fiducia in me. Noi non
siamo stupidi; siamo persone d’onore, persone leali. E la ricchezza materiale
non ci tenta, no. Questo non è il nostro scopo di vita. Perché se avete onore,
questo vi seguirà, ma se perseguite solo quelle cose, perderete tutto il vostro
onore e sarete disonorati e vi seguiranno solo maledizioni e giudizio. E questo
è quello che vedete nella Family Federation. Fondamentalmente questo è quello
che hanno perseguito: hanno perseguito l’amore dei soldi, l’amore dei beni
materiali, l’amore del potere. Non hanno perseguito l’amore di Dio, non hanno
perseguito l’amore del Messia, non hanno perseguito l’amore di Cristo; questo è
il motivo per cui stanno implodendo.
Noi ce ne siamo andati via
con niente; non avevamo nulla, assolutamente zero qui. Sono dovuto ricorrere
all’assistenza sociale di Obama. Non avevamo nulla. Ma sento che è stata la
benedizione più grande, perché abbiamo perso tutto ma abbiamo guadagnato tutto.
Perché non abbiamo gettato via il Padre. Inoltre ora il livello delle persone
che sono con noi lo fanno perché sanno che siamo delle persone d’onore, che
stiamo combattendo veramente per la giustizia, e difendiamo il Re dei Re. Le
persone che ora si fanno avanti e lavorano insieme a noi sono collegate a noi
dalla fede, non dall’organizzazione, ma dalla fede, perché hanno l’autorità sui
loro ministeri pastorali. Noi non micro-gestiamo i loro ministeri. Sono liberi
e responsabili, ma siamo uniti dalla fede e dall’amore in Cristo. Il livello
delle persone che stanno venendo fuori è semplicemente straordinario. Sono
veramente persone d’onore che si riuniscono. Non è quella sorta di persone che
si prostituiscono per i soldi, che cercano di approfittarsi di voi, quel tipo
di impostori. Sono persone autentiche, che credono veramente nel Padre, che
sono disposte a rischiare la loro reputazione, ad essere insultate e odiate per
difendere il Padre. Ed è un grande onore poter stare insieme e lavorare con
persone come te, lavorare con persone di qualità così alta. Perché questo è
veramente quello su cui è costruita la civiltà, persone di tipo “K”, persone di
alta qualità che credono nell’onore, che credono nella moralità e cercano di
perseguire la bontà, non il potere, i soldi, la vanità. Quelle sono le persone
di tipo “R”. [Hyung Jin Nim ha fatto tre sermoni su questo argomento]
Potete vedere che ora le
persone si stanno radunando. Non ci sono tanti giovani, ma ci sono tanti
giovani di qualità, di tipo K, non degli scrocconi, non come quelli che
vogliono avvelenare gli altri. Sono giovani che danno veramente valore alla
loro vita di fede, a cosa significa essere un figlio benedetto. E naturalmente
c’è tutta una mescolanza, ci sono anche delle persone strambe, delle persone
matte [ride], ma questo è quello che si ottiene con la libertà. La libertà e la
responsabilità permettono tutte le imperfezioni trascendenti; ci rendiamo conto
che siamo peccatori e ci uniamo attraverso la fede e l’amore in Cristo. Lui ci
purifica, ci rende nuovi. Non è una comunità di amore egocentrico e narcisismo,
è una comunità dell’amore di Dio, che capisce la grandezza di Dio. È veramente
una comunità costruita in tutto il mondo che capisce l’amore di Dio ed è colma
di lode e di venerazione per l’amore di Dio.
Questo trasforma e
costruisce la civiltà, è l’epitome dell’umanità; e questa è la ragione per cui
ora tante persone vengono a servire la regalità del Vero Padre, ad allinearsi
con la sua regalità. Perché ora ci hanno visto. Tanti di voi che vivete in
quest’area ci avete visto dentro e fuori, avete visto come siamo, avete visto
come viviamo; si può essere falsi solo per un po’. Riuscite a capire una
persona se vivete con lei dentro e fuori. Vedrete che tipo di persona è. Tutta
la falsità che avviene nel Palazzo può esistere soltanto quando siete molto
distanti dalle persone; me se vivete sul posto con le persone, esse vedranno
chi siete, come vi comportate, come allevate i vostri figli, che valori avete,
se siete persone d’onore; tutte queste cose vengono alla luce. Io penso che voi
che vivete qui sulle montagne Pokono, siete tutte persone che ci avete visto,
avete visto che non siamo degli imbecilli, siamo gente piuttosto normale, che
viviamo per qualcosa di più grande della nostra vanità o narcisismo. Vogliamo
veramente costruire il Regno che il Padre era qui per costruire, ed innalzarlo
come il Re dei Re.
7) cosa ha imparato nel
“midbar” della natura selvaggia in Pennsylvania
Richard Panzer: Hai
deciso di portare la tua famiglia in Pennsylvania. Sono curioso. Perché ti è
piaciuto venire in Pennsylvania? So che hai trascorso tanto tempo nel “Dabar”,
o il deserto…
Hyung Jin Nim:
nel “midbar”, che viene da “dabar”. [Ride] Tu dovresti saperlo perché sei
ebreo.
Richard Panzer: “Scusa,
non ero un bravo studente”. [Ridono]
Hyung Jin Nim: Sì,
è stato interessante, perché abbiamo dovuto affrontare la realtà che la Madre
non aveva intenzione di desistere dalla sua infelice decisione di perseguire la
sua divinità. Così, quando questo è stato chiaro, ho detto: “No. Farò le
valigie, lascerò East Garden. Me ne vado, non intendo stare qui sovvenzionato.
Non intendo restare legato qui”. Cercavano persino di mandarmi un salario in
modo da poter dire: “È ancora sul libro paga. Lo stiamo ancora sovvenzionando”.
Ho chiuso il mio conto in banca in Corea in modo che non potessero neanche mandarmi
uno stipendio. Ho tagliato tutto, in modo che non avessero nessun legame con me
per poter dire: “No, no, no. In realtà lui ora è finanziato”. No, abbiamo
tagliato via tutto, perché sappiamo come lavora Satana. Se ha quei lacci
attaccati a voi, dirà sempre: “Ah! Lui agisce così, ma in realtà la Madre lo
sta pagando”. E questo, purtroppo, è quello che è successo a tanti dei Veri
Figli. Hanno attaccati questi lacci. Non se ne possono liberare.
Perciò ho deciso di tagliare
tutto e ho detto: “Devo lasciare East Garden”. Così abbiamo tagliato, e abbiamo
fatto le valigie. Kook Jon si stava già trasferendo da New York a causa della
sua compagnia, a causa di tutte le leggi anticostituzionali e praticamente
comuniste che stavano venendo fuori. Così la sua fabbrica doveva spostarsi e in
pratica si è dovuto spostare in un posto che era più ospitale.
Ci siamo mossi con il mondo
spirituale e il Padre ci ha guidato. Il Padre praticamene ci ha guidato qui. Il
primo posto che abbiamo trovato era la Pennsylvania. PA sta per papà, sta per
Padre. E il primo posto che abbiamo trovato era la “Lord’s Valley” [la valle
del Signore]. Ci siamo detti: “Ma stai scherzando? Uscita 34. Lord’s Valley.
Cosa? Forse stai scherzando!” E la prima casa che siamo andati a vedere in pratica
era questa casa. Kook jon doveva vedere questa casa per la sua famiglia e mi ha
portato con sé. E questa era nella Lord’s Valley. Noi siamo nella comunità del
“Sunrise Lake”. Era tutto molto strano. Io mi stavo preparando a lasciare East
Garden, perciò avevo bisogno di trovare un posto e Kook Jin Nim stava già
cercando dei posti. Mi ha detto: “Okay. Andiamo là insieme. Seguimi”. Ha
cominciato a cercare dei posti qui e ha incontrato delle persone che sono state
guidate da lui in modo soprannaturale. Queste persone in pratica erano agenti
immobiliari importanti che conoscevano diverse proprietà ancor prima che
fossero messe sul mercato. In qualche modo Dio ha permesso che tutto ciò
accadesse e lui ha finito per trovare la sua proprietà: 600 acri per un prezzo
stracciato; gli è stata consegnata un’enorme area di natura selvaggia. Persino
l’indirizzo della sua casa è il numero 154 e questa è l’ora esatta
dell’ascensione del Padre, 1.54 del mattino.
Siamo in Pennsylvania, lo
stato del PA (papà) che è anche noto come lo stato dell’indipendenza. La
Pennsylvania è il paese dove è stata firmata la dichiarazione di indipendenza.
Quindi abbiamo lasciato l’Empire State che è New York e siamo
venuti nello stato dell’indipendenza. [ride]. È stato come una specie di esodo
sorprendente e simbolico dall’impero, che naturalmente è quello che la Family
Fed sta cercando di fare; sta cercando di sostenere questo falso impero di
narcisismo.
La santità dei segni, 1.54, l’ora esatta dell’ascesa del Padre, incontrare
tutte quelle persone qui, essere abbracciati completamente in questa comunità;
qui le persone sono tutti cacciatori, sono tutte persone che sostengono il
secondo emendamento; una delle percentuali più alte di proprietari di fucili si
trova in questa contea del paese. È incredibile!
Siamo stati totalmente
accolti ed abbracciati. La gente apprezza il fatto che il Padre ha fondato il
Washington Times, ne ha un grande rispetto. I miei figli andavano alle scuole
pubbliche e gli insegnanti dicevano: “Sai, io rispetto tuo nonno; ha creato il
Washington Times, è straordinario! Sosteneva i valori conservatori.” Noi non
avevamo mai ricevuto questo apprezzamento a New York. Dicevano sempre: “È
orribile! È terribile!” [HJN dice queste parole imitando la pronuncia
newyorkese] Era un altro mondo. Il Padre dunque ci ha condotto qui. Pokonos
significa la roccia. Voi conoscete il versetto biblico che dice: sto sulla
roccia. Matteo 7 parla dell’uomo saggio che costruisce la sua casa sulla roccia
e quando soffia il vento e la tempesta colpisce la casa etc., la casa non
crolla. È stata una cosa straordinaria essere condotti qui nella natura
selvaggia. Qui è un posto molto selvaggio. Chiunque viene qui è davvero una
landa desolata, ma c’è una bellezza così genuina, c’è purezza, c’è una vera
“Americana”, un autentico spirito amante della libertà, che è così diverso dal
tipo comunista di spirito e ethos che domina nelle grandi città come New York,
il New Jersey etc.
Qui le cose si sono espanse
molto velocemente; abbiamo incontrato delle persone meravigliose che sono
fuggite anche loro dalla persecuzione [ride]. Siamo sulle montagne: uomini e
donne montanari. Dio ci ha condotto qui. È straordinario. È interessante perché
persino dal punto di vista politico la Pennsylvania è uno “stato viola” [n.d.t cioè
uno stato dove nessun candidato o partito ha un sostegno predominante] cioè è
come uno stato in bilico, che rappresenta lo stato d’animo dell’intero paese,
se pende verso destra o verso sinistra. È conosciuto come uno stato viola. Ha
una sorta di staff per la previdenza sociale nelle grosse città, ma è anche
altamente conservatore quando si tratta del secondo emendamento, il diritto a
possedere armi da fuoco, l’autodifesa, tutto questo genere di cose. Perciò è
uno stato viola molto strano e in qualche modo stabilisce il tono per tutto
l’umore dell’America.
I luoghi in cui siamo come
Lord’s Valley, Promised Land Park, New Foundland, tutti questi nomi biblici: è
straordinario. Sapevamo che il Padre ci stava conducendo qui. Quando sono
venuto qui ho avuto tutte quelle visioni, sogni, incontri con il Padre,
incontri soprannaturali. Quando abbiamo incominciato a fare i servizi
religiosi, le persone hanno iniziato a venire sempre di più e abbiamo ricevuto
sempre più l’effusione dello Spirito Santo: visioni soprannaturali, odori,
rumori, tocchi soprannaturali, sensazioni soprannaturali, tutto questo genere
di cose nei cinque diversi sensi dello spirito sono stati liberati per diverse
persone. Così abbiamo potuto vedere che lo Spirito Santo si muoveva veramente
ed effondeva i suoi doni in questo luogo nella natura selvaggia.
Penso che c’è veramente una
ragione per cui il Padre si ritirava nelle lande desolate, c’era una ragione
per cui Gesù si è ritirato nel deserto. È un luogo dove vi affinate; è anche un
luogo dove combattete con Satana. È interessante il fatto che Gesù è andato nel
deserto e ha dovuto lottare con Satana. Così è la stessa cosa. Noi siamo nella
natura selvaggia ma dobbiamo anche battagliare contro Satana in tutto il mondo
e questo ministero via internet combatte Satana a livello mondiale aiutando le
persone a liberarsi dai falsi controlli e dalla schiavitù di Satana. Quindi il
deserto rappresenta qualcosa di molto importante perché la parola ebraica per
deserto è “midbar” che viene dalla parola ebraica “dabar” che significa la
parola o il luogo dove incontrate la Parola di Dio. Ma è anche il luogo dove
combattete con Satana, combattete con Satana. È nella natura selvatica che
Giacobbe combatte con l’angelo e diventa Israele. È nel deserto dove dovete
effettivamente combattere, mettere alla prova voi stessi e vedere di che stoffa
siete fatti. Io immagino che questo è il motivo per cui il Padre è sempre
andato nel deserto. Quando era più giovane andava nelle lande desolate
dell’Alaska, nella giungla amazzonica, e si metteva alla prova pescando,
cacciando, vivendo all’aperto.
8) l’America e lo stabilirsi
della Cheon Il Guk
Penso che il motivo per cui
Dio ci ha portato qui invece che in Corea e in Giappone è perché in America c’è
ancora un retaggio di libertà. Ad esempio, quando ero giovane possedevo un
fucile, ma questo era dovuto alla pressione dei miei compagni perché tutti i
miei fratelli ne possedevano uno. Così, per essere accettato come uomo, ho
dovuto farlo. Ma alla fine ci ho rinunciato, mi sono ribellato contro questo, e
così ho intrapreso il Buddismo, sono diventato un pacifista. Ho lasciato tutte
le mie arti marziali violente e ho studiato meditazione. Sono diventato
vegetariano, ho seguito la strada totalmente opposta. Ho imparato tanto dal
Buddismo - sono molto sincero su questo - per quanto riguarda capire la mente,
la psicologia etc., in che modo lavora la mente. Ma una delle cose che mi hanno
permesso di lasciare il Buddismo è stato vedere i suoi scopi sociali finali. Se
guardate bene, persino i paesi buddisti che sono pacifisti sono quasi tutti
comunisti. Ognuno di essi. Persino la storia del Tibet, che la gente non
conosce perché l’attuale Dalai Lama è molto carismatico, la storia del Tibet è
un controllo totalmente centralizzato. Una élite totalmente privilegiata, una
super classe di monaci, di religiosi. Nella storia del Tibet ci sono tutti i
generi di scandali sessuali nella classe dei monaci, la stessa cosa che vediamo
nel cattolicesimo come la pedofilia e la condotta sessuale scorretta. Questo
esiste anche nella storia del buddismo tibetano. E ci sono moltissimi studi su
questo in occidente.
Ma quando ho esaminato le
società fondamentali che ha creato il Buddismo – perché io avevo investito
tutto lo scopo della mia vita nel Buddismo e mi ero arricchito tanto
individualmente attraverso le pratiche che ti aiutano a capire la mente. Sì,
però individualmente. Ma poi cos’è successo quando il Buddismo si è espanso a
livello sociale? No, non ha creato la libertà, non ha creato la libertà per le
persone anche se tutta la ricerca del Buddismo era per la liberazione. La
stessa cosa vale anche per l’induismo, e ovviamente lo yoga. Ma quali sono le
società che ha creato? Non crea la libertà. Crea il totalitarismo, crea le
monarchie che non sono basate sulla libertà, sono monarchie centralizzate.
Quando guardate la storia reale del mondo, da dove vengono le vere monarchie
costituzionali o le democrazie costituzionali che vediamo nel mondo moderno che
creano la più grande libertà? Non vengono dal Cattolicesimo. Il Cattolicesimo
ha sostenuto direttamente il fascismo, ha sostenuto il nazismo in Germania, ha
sostenuto Stalin; hanno sostenuto i tiranni, i dittatori, perché essi stessi
sono un sistema gerarchico.
È solo col Cristianesimo
protestante che vedete l’avvento di un governo locale decentralizzato perché
questa è la natura della religione protestante. È una religione
decentralizzata, localizzata. Non ha una gerarchia. La fede è decentralizzata.
Riguarda la vostra fede con Dio e voi non vi sentite obbligati a un metodista,
un battista, o chiunque sia. Tutti sono collegati dalla fede, non
dall’organizzazione. Così è questo tipo di religione decentralizzata, questo
tipo di fede, questo credo decentralizzato con cui possiamo collegarci al trascendente
da una posizione decentralizzata, che ha creato la Costituzione americana.
L’idea che non abbiamo bisogno di passare attraverso un governo per avere la
nostra libertà. La nostra libertà viene direttamente da Dio. E questo è il vero
inizio della libertà nel mondo moderno, che poi si diffonde tornando
ironicamente in Europa. Inizia in America, torna in Europa, poi va in Australia
etc., in tutto il mondo.
Ma come comincia questo? Da
quale mondo religioso teologico ha inizio? Non dall’Islam, che non crea mai la
libertà; non dal Buddismo che non ha mai creato la libertà; non dal
Cattolicesimo che non ha mai creato la libertà; inizia dal Cristianesimo protestante.
È il Cristianesimo protestante che io detestavo e contro il quale mi sono
ribellato perché sono cresciuto in una cultura liberale che inveisce contro il
Cristianesimo protestante. Ora so perché: perché è così comunista. La cultura
liberale è una cultura comunista. Crede nel potere centralizzato, crede nel
governo centralizzato, nell’educazione centralizzata, nel finanziamento
monetario centralizzato, nel sistema bancario centralizzato, tutto è
centralizzato. Così le sfere culturali liberali in occidente sono semplicemente
sfere culturali comuniste, ecco cosa sono. Concordano con ??? e Marx. Sono
marxisti, socialisti, comunisti, femministi, qualunque nome vogliate
affibbiargli, qualunque etichetta vogliate dargli sono sempre dei socialisti.
Ora ho capito perché odiano
così tanto il Cristianesimo protestante, più del Cattolicesimo, più dell’Islam,
più del Buddismo, perché il Cristianesimo protestante è di per sé ribelle
contro il potere centralizzato, è difficile da controllare. Per sua natura, nel
cuore e nelle ossa, è ribelle nei confronti del potere centralizzato. Ecco
perché vedete in queste culture come Harvard, Yale, Princeton, un tale odio
verso il Cristianesimo protestante, una demonizzazione del Cristianesimo
protestante, anche se questo è il fondamento per la libertà, la libertà
decentralizzata.
Perciò, io penso che il
motivo per cui il Padre ci ha riportato qui è perché io possa ritrovare quella
radice. Per la prima volta ho abbracciato la mia libertà come uomo, di poter
esercitare l’autodifesa, possedere armi da fuoco e imparare quel tipo di arti
marziali, non semplicemente le arti marziali tradizionali per fare un
combattimento a mani nude, ma abbracciare effettivamente la mia libertà di
uomo, poter imparare i tipi più pericolosi di arti marziali e avere la forza di
quella che il Padre chiamava la “peace police” e la “peace militia”. Ossia i
proprietari della Cheon Il Guk e gli uomini e le donne liberi hanno il potere e
il diritto di avere dominio sulla creazione, di non vivere nella paura dei predatori,
degli animali selvaggi, della natura selvaggia. Quello che vi dà questo potere
è imparare l’autodifesa.
Vivendo qui, noi non abbiamo
qualcuno addetto alla sicurezza, ma io devo anche proteggere la mia casa.
Questa è la prima volta in vita mia che devo farlo. Qui sono io la sicurezza.
Sono io la polizia. Non la polizia come un poliziotto; ma sono colui che protegge
questo posto. Se qualcuno attacca la mia casa, sono io quello che deve
combattere. Sto dando la forza a mia moglie, dando la forza a mia figlia, dando
la forza alle donne in casa mia di superare la paura di quel condizionamento
che è stato loro insegnato, ossia che le donne non possono gestire queste cose.
Loro superano questo e imparano a usare le armi da fuoco, imparano l’eskrima,
il combattimento con il bastone, imparano le arti marziali, il jujitsu, tutto
questo genere di cose pericolose; le imparano e comprendono che queste sono
arti che danno forza. Attualmente nel mondo questo può succedere solo qui in
America. Negli altri paesi tutto è diventato così centralizzato, ed è per
questo che i totalitaristi si stanno focalizzando sull’America per distruggere
questo retaggio.
Ma questo è molto importante
per la Cheon Il Guk perché nella Cheon Il Guk il diritto all’autodifesa è un
diritto fondamentale che Dio ci dà come proprietari della Cheon Il Guk. Non è
soltanto per la caccia, ma anche nel caso in cui il governo sia corrotto, sia
talmente malvagio da diventare così lontano dai principi alla base della Cheon
Il Guk in modo che le persone abbiano il potere, i mezzi e le armi per potersi
ribellare contro il governo e il suo monopolio della forza. Le persone hanno
anche la forza e il potere di riprendersi persino violentemente ciò che
appartiene a loro, ossia il diritto alla libertà che ci è stato dato da Dio.
Ecco perché questo è
fondamentale per la Cheon Il Guk e il regno di Dio. Ecco perché il Padre ci ha
riportato in America, per abbracciare questo aspetto di essere una persona
libera, la responsabilità nel Regno di essere - come l’ha chiamato il
Padre - una persona della “Peace Police” e della “Peace milizia”; essere
il guardiano di vostro fratello, essere veramente il protettore del vostro
prossimo, essere veramente il protettore della vostra comunità. Tutti i
cittadini hanno questo diritto e dovere di dare ai propri figli la forza per
essere liberi. Io non capivo il valore del secondo emendamento perché per tanto
tempo sono stato un pacifista, finché non ho capito la dinamica della libertà,
la sociologia della libertà, il sistema politico della libertà rispetto al
comunismo. È solo con questa ulteriore comprensione ed educazione, perché ora
sono istruito, che posso vedere la differenza fra queste cose. E penso che
questo è il dono di essere qui e di poter esercitare ancora queste libertà.
L’America è probabilmente l’unico posto dove si può ancora far questo. È
libera. Anche se la libertà sta diminuendo, l’America è lo stesso superiore a
qualsiasi altra parte del mondo in termini di vera libertà, sotto questo
aspetto.
la storia sconosciuta, Hyung Jin Nim 21 gennaio 2016
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