venerdì 11 settembre 2015

La Dichiarazione del Cielo, 30 Agosto 2015



Declaration Of Heaven
Il 30 agosto 2015, dopo la cerimonia di benedizione, Hyung Jin Moon, come secondo re della Cheon Il Guk, ha fatto la seguente dichiarazione storica.
Io,  Hyung  Jin  Moon, il Successore Incoronato e Corpo Rappresentativo dei Veri Genitori Cosmici del Cielo e della Terra, ed erede a pieno titolo della Sovranità di Dio, con tutta l’autorità conferitami dal Vero Padre - il Messia, Signore del Secondo Avvento e Re dei Re, dichiaro che tutti i cittadini del Regno dei Cieli, la Cheon Il Guk, sono figli sovrani del Dio onnipotente, di Cristo che si è fatto carne e ci ha dato una grazia incommensurabile innestandoci nella vita di Dio, nell’amore di Dio e nel lignaggio di Dio. Questo conferisce a tutte le persone diritti immutabili e inalienabili, che hanno origine dal loro Creatore, Dio stesso, attraverso la sovranità fisica di Cristo stabilita al Suo Secondo Avvento come il Vero Padre, Sun Myung Moon.
Lo stabilirsi della Sovranità di Dio, segna la fine delle sovranità di Satana della passata tirannia e dominazione su tutti i popoli di questo mondo nel corso del tempo. Con la completa vittoria del Vero Padre, il Re dei Re e Signore dei Signori, sono state soddisfatte le condizioni per stabilire il Regno fisico di Dio su questa terra. Tuttavia, a causa del fallimento della Madre Han nell’ora finale, il mondo avanza attraverso un periodo di giudizio anziché di benedizione e la provvidenza è stata estesa nel corso di tre generazioni alle tre sovranità di Dio. Ora io, Hyung Jin Moon, prendendo il mio legittimo posto come Re della seconda sovranità del Regno di Dio, la Cheon Il Guk, dichiarerò il patto immutabile e inalterabile tra Dio e i popoli di questo mondo.
All’inizio della storia umana, con il Giardino di Eden, doveva essere stabilito il mondo originale di Dio di libertà, indipendenza, coscienza e rapporto con Dio. Doveva essere un mondo dove i potenti arcangeli sarebbero stati i servi dei figli di Dio. Tuttavia, a causa della caduta, Eva commise adulterio con l’Arcangelo e tentò Adamo inducendolo a peccare contro Dio. Così, fu stabilito il mondo del dominio di Satana sull’umanità e la storia ha mostrato poteri centralizzati, nel governo, nella religione e nelle finanze, che usano false strutture per dominare l’umanità, a volte sottraendo gradualmente le libertà, a volte eliminandole con la forza bruta.  Deve essere stabilito il Regno di Dio sulla terra dove le false strutture del potere, che rappresentano Satana, non domineranno mai più l’umanità e il genere umano. Il ruolo della Sovranità di Dio deve essere quello di preservare e proteggere questo patto tra Dio e i popoli di questo mondo.
È responsabilità assoluta delle future sovranità del lignaggio diretto di Dio rinnovare questo giuramento e questo patto ad ogni successiva generazione. I futuri re del Regno di Dio, la Cheon Il Guk, che violeranno questo patto tremendamente sacro tra Dio e il Suo popolo, rappresentato come gli “Stati Uniti della Cheon Il Guk”, attireranno su loro stessi ogni genere di maledizioni e saranno giudicati spietatamente dal mondo spirituale e dal Dio Onnipotente. Sia questo un terribile avvertimento per i futuri Re della Cheon Il Guk.
Nella Cerimonia di Incoronazione della Regalità di Dio il 13 gennaio 2001 il Vero Padre, il Messia, Signore del Secondo Avvento e Re dei Re ha dichiarato che “L’articolo 1 della Costituzione del Regno dei Cieli è non macchierete la linea di sangue. Lo scopo è preservare il lignaggio, mantenendolo completamente puro. Significa mantenere la purezza della linea di sangue per l’eternità…Da questo punto, la linea di sangue benedetta che è stata ereditata attraverso l’amore di Dio e la vita di Dio non può essere contaminata dalle azioni immerse nei consueti modelli del mondo caduto. Il secondo punto è non violare i diritti umani e il terzo punto è non rubare il denaro pubblico (nak chwi), usando le proprietà pubbliche per voi stessi”.
Pertanto io, Hyung Jin Moon, Successore Incoronato e Corpo Rappresentativo dei Veri Genitori Cosmici del Cielo e della Terra ed erede a pieno titolo della Sovranità di Dio, con tutta l’autorità conferitami dal Vero Padre - il Messia, il Signore del Secondo Avvento e Re dei Re, dichiaro la seguente immutabile e inalterabile “Carta dei Diritti Umani della Cheon Il Guk” per tutti i popoli di tutti i tempi, alla cui enumerazione non saranno mai apportate riduzioni o aggiunte. 
La carta dei diritti umani della Cheon Il Guk
1. E’ vietato agli organi legislativi della Cheon Il Guk di fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione o per proibirne il libero culto; o per limitare la libertà di parola, o di stampa; o il diritto del popolo a riunirsi in forma pacifica, e a presentare petizioni al governo per la rettifica di torti subiti.
2. Essendo una Milizia ben organizzata necessaria alla sicurezza di uno stato libero, non sarà usurpato il diritto del popolo a possedere e a portare armi.
3. Nessun soldato verrà, in tempo di pace, acquartierato in una dimora senza il consenso del relativo proprietario, né in tempo di guerra, se non nei modi che verranno prescritti dalla legge.
4. Il diritto del popolo alla sicurezza della propria persona, casa, carte ed effetti, senza irragionevoli perquisizioni e sequestri non potrà essere usurpato, né verranno emessi mandati se non con probabili motivi suffragati da giuramento o solenne dichiarazione, con una descrizione dettagliata del luogo da perquisire e della persone o cose da sequestrare.
5. Nessuno sarà tenuto a rispondere di un delitto capitale o altrimenti infamante, se non su denuncia o accusa di un Gran Giurì, salvo che per quei casi che insorgessero presso le forze navali o di terra, o nella milizia, quando si trovino in servizio attivo in tempo di guerra o di pericolo pubblico; né alcuno verrà sottoposto due volte a pericolo di vita o di perdita di arti per lo stesso reato; né sarà forzato in una causa penale a testimoniare contro se stesso, né ad essere privato della vita, della libertà o dei suoi beni senza un debito processo di legge; né verrà requisita la proprietà privata per uso pubblico senza un equo compenso.
6. In qualsiasi procedimento penale, l’accusato avrà diritto a un processo pubblico e sollecito, con una giuria imparziale proveniente dallo stato e dal distretto ove fu commesso il reato; il quale distretto sarà stato previamente identificato per legge; e avrà il diritto di essere informato della natura e delle ragioni dell’accusa; e di essere messo a confronto con i testi dell’accusa; e di avere strumenti atti alla comparizione obbligatoria di testi a suo favore, e all’assistenza di un avvocato che lo difenda.
7. Nei processi di “common law”, ove il valore in disputa ecceda i venti dollari, verrà preservato il diritto ad un processo con giuria, e nessun fatto giudicato da una giuria potrà in alcun modo essere risottoposto a qualsiasi Corte degli “Stati Uniti della Cheon Il Guk” in tutto il mondo se non secondo le norme della common law.
8. Non si potrà chiedere una cauzione eccessiva, né imporre ammende eccessive, né infliggere pene crudeli o inusitate.
9. Il fatto che la Costituzione enumeri determinati diritti non potrà intendersi nel senso di negare o svilire altri diritti che il popolo si sia riservato.
10. I poteri che la Costituzione non ha delegato agli “Stati Uniti della Cheon Il Guk” mondiale, né proibito agli stati, sono riservati rispettivamente ai singoli stati, o AL POPOLO.
Amen! Aju! Aju!
Nota del traduttore: per tradurre il Bill of Rights, cioè la Carta dei Diritti Umani, ho usato la traduzione dell’Ambasciata americana.

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