venerdì 10 luglio 2015

Morire e vivere, 28 giugno 2015



Oggi parliamo di “morire e vivere”.
Leggiamo insieme Luca 14 dal versetto 25 al versetto 33.
25 Ora molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse: 26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. 28 Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? 29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: 30 "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare". 31 Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? 32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattare la pace. 33 Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.
Amen! C’è la forza potente di un guerriero in queste parole. Amen! Sentite di cosa parla Gesù Cristo. È di fronte a una grande folla e in questo scenario sembra la prima volta che arriva tutta questa moltitudine di persone, e i discepoli pensano: “Ehi! Stiamo diventando popolari! La gente sta arrivando! Le moltitudini stanno venendo! Sì! Vogliamo trattenerle per il sermone. Dategli del cappuccino, del caffè e dei biscotti, e fateli restare”. [Risate]. E Gesù viene fuori e dice: “Se non odiate vostra madre, vostra moglie e i vostri figli non potete essere miei discepoli”. E poi continua dicendo: “Se non siete disposti a morire sulla croce, se non siete disposti a portare la croce, andate via”. Io posso immaginare i suoi discepoli sullo sfondo che dicono: “Oh mio Dio, ma cosa sta facendo? Abbiamo qui migliaia di persone! Non può parlare di amore? Non può parlare di qualcosa di bello? Perché dobbiamo parlare di queste croci, perché dobbiamo parlare di odiare nostro padre, nostra madre, i nostri figli e i nostri fratelli?
Vedete, Gesù non si preoccupava di questo. Non gli importava di avere l’auditorio pieno; oggi ci sono troppe chiese che prestano attenzione a questo e non dicono la verità, non parlano ai loro parrocchiani e alle loro congregazioni come se fossero dei guerrieri. Questo è quello che abbiamo perso nel corpo di Cristo. Ecco perché siamo diventati così deboli; perché i nostri fedeli non sono dei guerrieri, non li educhiamo ad essere dei guerrieri di Dio, li educhiamo ad essere delle pecore deboli e miti. Io ho sempre questa fascia attorno al polso che dice: “Indossa tutta l’armatura di Dio”. Dio ci chiama ad essere dei guerrieri e c’è una certa intensità che bisogna avere come guerrieri.
Quello che è stupendo in questi giovani è che cantano questi canti. Sono canti di guerrieri; non sono canzoni per farvi star bene: “Oh, mi sono innamorato di lui, e lui si è innamorato di me, mi ha spezzato il cuore e ora io...” Questi sono canti da guerrieri. Sono canti che uccideranno il diavolo che si intromette nel loro cammino. Sono canti da combattenti, da soldati, da guerrieri di Dio. Ecco perché il diavolo prende in giro questo tipo di canzoni, queste parole che penetrano dentro di voi, perché quando siete pieni dello spirito del Vangelo – e questi canti esemplificano questo spirito – quando siete pieni di questi canti avete armi da combattimento, capite che la natura di questo cammino sarà uno scontro. Capite che essere discepoli di Cristo comporterà che vi scontriate con Satana a un certo punto. Ve lo troverete di fronte. Troppe chiese non preparano i loro fedeli ad affrontare Satana e poi si domandano come mai, quando lui viene nella loro vita e li distrugge, si domandano: “Dio, perché mi hai abbandonato?” Nessuno vi sta abbandonando. Dio non vi abbandona. Semplicemente non indossate l’armatura che Lui vi ha dato. È molto importante che capiamo che Dio ci chiama ad essere dei guerrieri, guerrieri di Cristo.
Lo spirito dei Padri fondatori non era forse questo? Erano dei guerrieri, erano guerrieri che rinunciarono alla loro gloria personale e combatterono per l’onore sacro e la cosa giusta da fare. Amen? Non è su questo che era fondato questo paese? Ora, nel nostro caso – persino nella mia famiglia, nella mia chiesa, mio Padre mi ha nominato erede, etc. etc. – alcuni di voi lo sanno ma alcuni di voi forse no perché questa volta sono venuti a visitarci degli ospiti. Possiamo vedere cos’è successo. Possiamo vedere che le Scritture sono state corrette all’80%.
Sotto la leadership della madre
Sono cambiate le Scritture del Vero Padre (la CSG è stata modificata fino all’80%)
  • È cambiato l’inno nazionale della C.I.G.
  • È cambiato il Giuramento della Famiglia
  • Sono cambiati i voti della Benedizione
  • È cambiato da monoteismo a diteismo
  • Il Principio Divino è stato escluso dalla Costituzione
  • La Madre ha lasciato la sua posizione di oggetto [Non Soggetto] fedele e obbediente, proclamando se stessa Dio, Messia, Figlia unigenita.
Le Scritture sono state modificate all’80% Come potete modificare la Bibbia? Come potete modificare la Parola di Dio? Cambiate la Scrittura anche solo di una parola e raccoglierete su di voi tutte le maledizioni di tutte le Scritture, tutte le profezie, accumulerete su di voi tutte le maledizioni. Ma questo è successo. Possiamo vedere [come sono state cambiate] tutte le cose che il Padre ha lasciato: l’inno nazionale, il Giuramento della Famiglia, i voti della Benedizione in Matrimonio; e il monoteismo è stato cambiato in di-teismo.
Io amo mia madre ma devo dire la verità perché questa è la responsabilità che mi ha dato il Padre. E non è un divertimento che il figlio più piccolo debba sgridare sua madre. Non è un divertimento per me dover far questo. Ma quando lei, con la sua stessa bocca, ha detto che lei è Dio, io le ho detto: “Madre, io ti voglio bene, ma tu non sei Dio, e se dici questo sarai umiliata da Dio”. Lei ha lasciato la sua posizione di partner oggetto fedele; si è proclamata Dio, Messia, Figlia unigenita e poi, di fronte a tutta la chiesa mondiale si è seduta sul trono del marito. Nella cultura asiatica e nella cultura biblica questo è l’insulto più grande. Non potete detronizzare vostro marito.
Quindi sì, io le voglio bene, e la chiamo [la sua voce si fa forte] e la invoco, affinché si penta del suo peccato e si umili come donna davanti a Dio; non davanti a me, davanti a Dio. Lei ha fatto questo di fronte alla chiesa mondiale sempre più frequentemente e noi l’abbiamo visto.

Tre anni fa, quando ha detto queste parole a me e anche a Kook Jin Nim, le abbiamo dovuto dire: “Madre, noi ti amiamo con tutto il nostro cuore, tu ci hai messo al mondo, ma tu non sei Dio e non puoi portare la maledizione su di te. Non mi importa cosa ti dicono tutte quelle persone intorno a te che vogliono rubare i tuoi soldi. Tu non sei Dio, e se continui su questa strada ci sarà un corso di giudizio, non perché Dio ti giudica, ma perché ti stai allontanando da Dio, ti stai allontanando dalla Sua cintura di protezione. Ti stai allontanando da Dio e se fai questo incontrerai il giudizio”.
Nell’anno della Shmita – abbiamo visto proprio quest’anno che le cose stanno peggiorando; ne abbiamo parlato la scorsa settimana. Disordini civili etc. Sappiamo che dietro le quinte ci sono persone che finanziano queste cose. E guardate questo:


Tra tutti i paesi del mondo il virus della MERS ha colpito la Corea del Sud. E ridevano quando tre anni fa ho detto alla Madre che se continuava per quella strada avrebbe raccolto le maledizioni di Dio, del Cielo. E martedì scorso, durante il sermone in coreano dicevo ai fratelli e sorelle coreani, alla chiesa coreana: “Svegliatevi!! Cosa pensate che sia il virus della MERS? È che vi state allontanando da Dio e, come ho detto, le maledizioni di Dio ricadranno su di voi. Non perché io vi maledico, ma perché è ciò che dice la Scrittura”. E in quel momento è scoppiato un fulmine. L’avete sentito?
Abbiamo tutta questa situazione dove il Palazzo è stato chiuso, i workshop sono stati cancellati. Ora Dio si sta occupando direttamente dell’eresia. È molto strano come gli uomini e le donne pensino di poter essere più grandi di Dio. È la stupidità dell’uomo e della donna attraverso i tempi. Lo stesso stupido errore, ripetuto in continuazione; non imparano mai. Una volta che hanno il potere non imparano mai. Hanno dovuto chiudere tutti i workshop. [Prima dicevano]: È uno scherzo. Probabilmente domani migliorerà. Il governo coreano ha detto che la situazione è sotto controllo... Ora ci sono già 32 morti. La gente deve camminare per le strade con la mascherina. E questo è solo l’inizio. Che cosa dice la Scrittura? “Non temi il Signore Dio tuo?” Non Lo temi? È solo l’inizio.
E guardate come ci siamo ridotti in America. Guardate dove siamo.


(Traduzione: scommetto che l’inferno è favoloso)
È un anno Shmita [sabbatico], anzi è l’anno super-Shmita, con 4 lune rosse (di sangue). Ci sono stati avvertimenti molto chiari per l’America nel 2001 e nel 2008. [nel 2001 c’è stato l’attacco alle torri gemelle e nel 2008 il crollo di Wall Street] L’economia sta crollando proprio come nei due anni Shmita precedenti. E a quanto pare al Campidoglio, di fronte alla Corte Suprema, si fa festa invece di pentirsi e di capire che siamo stati arroganti come nazione e abbiamo scacciato Dio. È tutto un atteggiamento di sfida. “Ehi! È così alla moda, così forte! Yuu!!! Scommetto che l’inferno è favoloso!!! Facciamo Uh! Uh! Uh!” Questo tipo di scherno nei confronti di Dio. Che cosa ha detto la Scrittura? Guardate qua: coprono la bandiera americana con quella del gay pride.


Coprono la bandiera che rappresentava la libertà e l’emancipazione basate sui principi biblici della responsabilità personale e della libertà di associazione. L’hanno coperta. Noi possediamo questo posto. È il punto che illustra come la nazione si allontana da Dio perché si allontana dalla sua creazione originale. La Bibbia dice molto chiaramente “Adam and Eve”, non “Adam and Steve”. È Adamo ed Eva. Quando lasciate questo, lasciate la consacrazione di Dio, lasciate il Suo potere soprannaturale e vivrete la vostra vita cercando di difendervi, avvolgendovi nel mantello dei diritti umani, mentre tutto quello che state facendo è fuggire dalla vostra consapevolezza che esiste un Dio, e che lui è ferito da quello che fate.
Che cosa dice Isaia 5?
Isaia 5:20:
"Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre"!
Che passo della Scrittura per oggi! Perché? Abbiamo detto: “L’America è così progressista, così innovativa! Wow America! La vittoria dell’amore! L’America è grande!” Noi pensiamo che sia innovativa, ma cosa pensate che facessero i greci prima di crollare? Cosa pensate che facessero i romani prima di crollare? Perché, quando lasciate fondamentalmente la moralità di Dio, ogni moralità, ogni etica crollerà. E, mi spiace dirlo, su che cosa è fondato il business o su che cosa è fondata l’economia? Che cosa studiate nelle Business School? Dovete studiare l’etica del business. Perché è così importante? Il relativismo morale distruggerà la nazione; la distruggerà perché eroderà ogni tessuto sociale. Sarà uno schiaffo di sfida a Dio, dire che siamo più grandi di Lui, che possiamo fare quello che vogliamo e riderci sopra...
Guardate come tutte queste cose stanno succedendo nell’anno Shmita. Ricordate il 1973 quando in America fu permesso l’infanticidio, fu permesso di uccidere i bambini non ancora nati? È quando l’America perse la sua prima guerra. Eravamo una superpotenza, non eravamo mai stati sconfitti e perdemmo la nostra prima guerra: il Vietnam. Da allora, in ogni singolo anno Shmita - ogni 7 anni c’è l’anno Shmita, perché lo Shmita è un ciclo biblico di 7 anni; il settimo anno è un anno di riposo, ma se il popolo sfida Dio è una maledizione - ogni 7 anni da allora, dal crollo del Bond Market negli anni 90 al più grande crollo di Wall Street, erano tutti basati sugli anni Shmita. Ognuno di essi. Gli ultimi due si sono verificati esattamente nella data profetizzata nella Bibbia, il 29 ul secondo il calendario ebraico; sono caduti esattamente nel giorno biblico; e ci stiamo avvicinando a questo anno Shmita che, fra l’altro, è un anno super Shmita; è un ciclo di 7 volte 7 anni Shmita ed ha 4 lune rosse (lune di sangue). E intanto stiamo facendo questo genere di cose. Proprio nell’anno Shmita. Vedete, questo è molto emblematico. Non è sorprendente che l’eresia della nostra chiesa sia collegata direttamente a questo?
Non hanno neanche voluto fare una dichiarazione sulla nostra posizione dicendo che Dio intende che l’uomo e la donna si sposino e siano benedetti. Non hanno neanche fatto una dichiarazione su questo, perché vogliono essere popolari per le persone nuove. Ecco perché il corpo di Cristo è diventato così irrilevante, irrilevante, totalmente irrilevante per la cultura. Non è come Gesù che era rilevante. Lui era un guerriero, interveniva e cambiava le cose. Interveniva e cambiava le vite e salvava le persone. [Il corpo di Cristo] è totalmente irrilevante. È diventato totalmente irrilevante, viene risucchiato. Nemmeno una posizione chiara sul sacramento più fondamentale del matrimonio, nemmeno una dichiarazione. Come, non potete dire che Adamo ed Eva, che un uomo e una donna è quello che vuole Dio, è quello che ha potere, che ha consacrazione? Se capite bene questo avete la forza più potente contro il male. Come, non potete dire questo in questo paese di libertà e di eguaglianza? Questa è una frode, una frode assoluta; e questa è l’era in cui viviamo, dove non possiamo chiamare male quello che è male e bene quello che è bene. Questo è lo Shmita, e noi viviamo in questo tempo.
Studiando queste cose siamo tornati al corso di vita del Padre e abbiamo letto qualcuno dei suoi primi discorsi. Quelli tra voi che sono in quei piccoli gruppi e leggono questi discorsi, non pensate che sono incredibili? Sono straordinari.
Il Padre stette ad Hung Nam dal 22 febbraio 1948 al 14 ottobre 1950. Era nel campo di morte. Nel campo di concentramento l’avevano trasferito ad Hung Nam; lì era dove riempivano i sacchi di fertilizzante di ammonio, probabilmente un tipo di nitrato di ammonio che poi veniva caricato sulle navi da carico russe per essere usato in Russia come fertilizzante o altro. C’era questa piccola montagna fumante di ammonio alta 20 metri e i lavoratori dovevano andare a spalare questo fertilizzante e metterlo nei sacchi. Dovevano spalarlo e riempire dei sacchi. Guardate quanti sacchi dovevano fare. Una squadra di dieci persone doveva produrre 1300 sacchi di fertilizzante di ammonio al giorno, ciascuno del peso di 40 chili. La sostanza era talmente tossica che se continuavate ad inalarne i fumi e a lavorare con le mani, la vostra pelle si sbucciava e si formavano delle vesciche che scoppiavano, e se continuavate a maneggiare quel materiale nel giro di sei mesi normalmente vomitavate sangue. Mediamente in sei mesi vomitavate sangue. Il Padre fece questo lavoro per 2 anni e 8 mesi. Faceva tre volte la normale quantità di sacchi di un prigioniero. Per un prigioniero normale erano 130 sacchi, ma il Padre faceva 390 sacchi al giorno. Non è incredibile!
Ora dovete capire il contesto di quel tempo. Hung Nam era quassù, in quest’area; in pratica sull’acqua, proprio qui [indica con il laser]. Dopo il 1945, dopo la seconda guerra mondiale, la Corea del Nord era centrata sull’Unione Sovietica ed eresse il suo governo. Quindi proprio lì c’era il comunismo, il totalitarismo, e l’America se ne era andata. La Corea del Sud nel 1945 era centrata sull’America. Kim Il Sung, che era il premier della Corea del Nord, ottenne dall’Unione Sovietica e dalla Cina l’approvazione per invadere la Corea del Sud. La guerra iniziò con quello che in Asia è noto come l’incidente del 25 giugno, ossia quando la Corea del Nord entra nella Corea del Sud e la invade. Nello stesso anno, tre mesi dopo, il 26 settembre 1950 il generale Mac Arthur sbarca ad Inchon con 70.000 uomini e respinge i cinesi e i nordcoreani che scendono a sud. Li respinge verso nord e nell’ottobre 1950 le truppe dell’ONU entrano e liberano la prigione dove si trovava il Padre. La cosa interessante è che le guardie della prigione erano state informate dell’arrivo delle truppe dell’ONU il 10 ottobre, ossia qualche giorno prima che arrivassero. “Oh, Shmita, stanno arrivando!! [Hyung Jin Nim dice in tono scherzoso] Hanno detto che arrivano fra un paio di giorni, dobbiamo uccidere i prigionieri!” Così avevano stabilito un giorno per la morte del Padre, e due giorni prima di quella data le truppe dell’ONU arrivano e lo liberano. È libero con l’aiuto di Dio.
La cosa interessante, è che allora il Padre fugge a Pyeong Yang. Guardate di nuovo la mappa. Da questo lato della Corea scappa fino a quest’altro lato della Corea. Attraversa tutta la Corea. Gli ci sono voluti 10 giorni per attraversarla. Prima di andare nel campo di morte, il Padre aveva già 30-40 persone nel suo ministero, nella sua congregazione. Perciò torna là a cercarli e quando arriva a Pyeong Yang, dopo aver camminato senza fermarsi per 10 giorni e 10 notti, trova solo pochi membri. Credo che fossero meno di 5 perché gli altri erano morti, o erano dispersi o erano scappati.
Così il Generale Mac Arthur nel 1950 sbarca ad Inchon, va fino a Seul e le truppe dell’ONU arrivano fino al fiume Yalu spingendosi fin qui [indica sulla mappa]. Ma poi cosa fecero i cinesi? Il 25 dicembre 1950 i cinesi intervennero e sconfissero le truppe dell’ONU nella Corea del Nord. Mandarono al confine 260.000 truppe per sconfiggere le truppe dell’ONU. Il Padre resta a Pyeong Yang per 40 giorni ma poi è costretto ad andare a Sud. Parte con la Bibbia nel suo “poctarì”, una specie di grande fazzoletto che è legato insieme come una borsa per contenere le cose e si porta appeso a un bastone appoggiato alla spalla. Questo è quello che facevano i rifugiati. Così nel suo “poctari” il Padre ha la sua Bibbia e dei vestiti e va nella Corea del Sud a metà dicembre. Quindi a metà dicembre, senza nessuna fonte di calore; non si può accendere il fuoco perché si attirerebbe l’attenzione e vi sparerebbero. Non dovete fare fuochi e dovete dormire all’aperto nella landa. Chi ha fatto questo lo sa. Non hanno nessuna risorsa per riscaldarsi e devono viaggiare verso sud in pieno inverno.
Il Padre viaggia con un uomo di nome Bak Junwha, che ha una gamba ferita. Viaggia verso sud con due discepoli. Won Pil Kim porta i bagagli, mentre il Padre spinge su una bicicletta quest’uomo ferito. Arrivano nei pressi di Hwangju che è proprio qui [indica sulla mappa]. Quindi fanno tutta la strada da Pyeong Yang fino alla baia di Hwangju e il Padre deve scaricare Mr. Bak dalla bicicletta perché ora devono attraversare una collinetta di ghiaccio; mentre cercano di salire su questa collinetta scivolano giù e così il Padre dice: “Monta sulle mie spalle e io ti porterò”. A questo punto Mr. Bak gli dice: “Lasciami, lasciami, tu devi sopravvivere”. E il Padre risponde: “Solo il Cielo deciderà quando viviamo e moriamo. Non puoi deciderlo tu”. Uh! “Non puoi decidere questo”. Così il Padre porta Mr. Bak sulle spalle e alla fine arriva a Seul. Guardate qua.
Guardate i vestiti che portavano queste persone. Non so se siete mai stati fuori in una bufera di neve. [Hyung Jin Nim ricorda l’inverno rigido e il ghiaccio dell’inverno precedente] Portavano degli abiti di cotone che si inzuppavano d’acqua e di notte si congelavano e diventavate ipotermici e morivate per ipotermia. Questa era un’altra causa di morte nella landa desolata. Non potete accendere il fuoco per sciogliere il ghiaccio, non potete riscaldare i vostri vestiti, altrimenti vi sparano.
Quindi il Padre torna a Seul a dicembre. Ora è a Seul, ma nel gennaio 1951 la Cina si spinge nella Corea del sud e alla fine riprende Seul. Dunque all’inizio i cinesi sono scacciati da Seul, ma poi ritornano con 260.000 truppe e la riconquistano. Ecco perché il Padre è costretto a spingersi più a sud. È in questo periodo che va a Pusan, a Taegu e in altri posti; vagabonda peregrino per tre anni. È in questo tempo che ha costruito la capanna di cartone che avete visto nelle foto. È successo in questo periodo, quando la Cina invadeva e occupava il paese e conquistava Seul. Alla fine nel 1953 viene proclamato il cessate il fuoco. Così tre anni più tardi, dopo aver vagabondato, vagabondato e vagabondato il Padre può tornare a Seul e nel 1954 crea la HSAUWC, l’Associazione dello Spirito Santo per l’unità del mondo cristiano. In mezzo a tutta quella morte, conflitto e distruzione, in un paese saccheggiato e devastato dalla guerra, arriva lì e inizia l’Associazione dello Spirito Santo.
A quel tempo l’università Iwayuh [Ewha] era una delle università più importanti di Seul e anche l’Università Yeonsey. In queste università insegnavano molti professori occidentali. Gli studenti cominciarono ad unirsi al ministero del Padre in gran numero. Delle 600 studentesse dell’Università Iwa-yuh 380 ascoltarono gli insegnamenti del Padre sul Principio, riguardo la caduta dell’uomo, in che modo Satana sradica la cultura della società, dove punta, a che cosa mira. Noi lo sappiamo: è il matrimonio.
Così il Padre per questo tutto tempo è dovuto scappare, ha dovuto essere un profugo; è inseguito, deve fuggire, la Cina è sconfitta poi invade di nuovo, tutto questo caos. Finalmente la tensione si allenta, ci sono segni di pace e lo Spirito Santo si muove, ma poi il 4 luglio del 1955, senza che sia passato neanche un mese di riposo, il Padre è nuovamente arrestato. È messo in prigione perché dicono che crea disordini nella società etc. etc.
Ecco lì il Padre. Questi sono i primi tempi della chiesa.
“Uolli Sampo” [che è scritto sull’insegna] vuol dire Dichiarazione del Principio. [Applausi]. Così, quando pensiamo al Padre a quel tempo in questo contesto, possiamo vedere come è un esempio dell’amore di Cristo. Era lì, in quel clima ghiacciato, senza fuoco; viveva all’aperto; spingeva i suoi discepoli su per le colline di ghiaccio. Gli dissero di lasciarli, ma lui rispose: “Voi vivrete”. È attraverso l’intensità della tribolazione che il Vero Padre ha servito i suoi discepoli. Si è sacrificato per loro. Anche noi dobbiamo vederci l’un l’altro in questo modo. Perché ognuno in questa sala è un guerriero che difende Cristo, che non si piega a quello che vuole il mondo o a quello che vogliono i politicanti, ma rimaniamo radicati nella parola e diciamo che non ci piegheremo alle vie del mondo che vanno e vengono e comunque cambiano sempre. Rimarremo sulla roccia eterna che è Cristo. Ecco perché siamo perseguitati insieme, ecco perché siamo presi in giro insieme, ecco perché siamo denigrati insieme. Ma cosa fanno i guerrieri quando sono in battaglia? Combattete l’uno per l’altro, vivete l’uno per l’altro e morite persino l’uno per l’altro. E quando siete attaccati e derisi cosa fate? Vi prendete cura l’uno dell’altro. Amen? Questo fa parte di essere un guerriero.
Vi ricordate che abbiamo parlato dello scudo della fede? Che cosa dovevano fare i soldati quando calava la notte? Dovevano ungere il loro scudo; al mattino dovevano immergerlo nell’acqua, ma di notte dovevano oliarlo in modo che non diventasse fragile. Dobbiamo prenderci cura della nostra armatura; dobbiamo prenderci cura dell’armatura spirituale che indossiamo, e dobbiamo prenderci cura anche dell’armatura del soldato nostro compagno. Amen! Dobbiamo prenderci cura del nostro compagno d’armi. Il nostro compagno d’armi che dà la sua vita per il regno. Durante la settimana quando battagliamo, combattiamo contro Satana, difendiamo la verità e non ci pieghiamo alle vie del mondo, siamo attaccati. E allora? Conosco delle persone in questa stanza che sono attaccate. “Tu sei un bigotto, sei intollerante, sei meschino; siete attaccati.
Nella battaglia ci sono certe regole che possiamo sentire da noi stessi; se avete preso parte a qualche operazione di salvataggio o di pronto soccorso, sapete che ci sono dei livelli di pronto soccorso che potete fare [da soli], ma ce ne sono altri che non potete fare, e avete bisogno dell’aiuto di altri guerrieri. A volte, nel vostro cammino spirituale, mentre avanzate con i vostri compagni d’armi, avete bisogno di aiuto. Amen? Avete bisogno di aiuto per le battaglie. Questa è la natura di ciò contro cui stiamo combattendo. Stiamo combattendo contro il Regno. Gesù combatteva contro il regno. Il Padre combatteva contro il regno, il regno di Satana, il regno dell’egocentrismo, che pensa: “Io sono migliore di Dio, io sarò Dio, determinerò le mie regole per me stesso”. Questo è esattamente quello in cui credeva Hitler. Gli esseri umani non sono al di sopra di Dio. È così semplice. Dio ha creato l’universo, e ha creato noi; è Lui che decide cosa è giusto e cosa è sbagliato e questo viene dalla Sua natura.
Perciò, la ragione per cui penso che questo sia importante, è perché abbiamo la tendenza a guardarci l’un l’altro e anche in tutta la Sanctuary Church mondiale, abbiamo la tendenza a vederci come fratelli e sorelle e ci dimentichiamo che loro sono dei compagni d'armi, sono dei combattenti. Amen? Sono nostri compagni guerrieri. Quando cambiamo la nostra prospettiva e pensiamo: “io non vedo questi giovani solo come dei ragazzi che devono misurarsi con le ideologie secolari”, li vedremo come dei guerrieri. Io vedo i miei figli come guerrieri. Sono uno che pratica le arti marziali, so come addestrare dei guerrieri. Li vedo come guerrieri. Voi non pensate di essere dei guerrieri, ma io farò di voi dei guerrieri. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vederci gli uni gli altri. Smettete di vedere voi stessi solo come fratelli e sorelle e dire: “amami e…”.
Io sono un guerriero, voi siete dei guerrieri. Voi potete badare a voi stessi. Io posso badare a me stesso. Ma quando ho bisogno di aiuto, aiutate. Quando ho bisogno di aiuto, aiutate; ma io …non lo farò non per debolezza, lo farò con onore. Perciò, se riusciamo a vederci gli uni gli altri come dei guerrieri, capiamo che siamo dei guerrieri. Tutte queste persone che ora stanno emergendo - in tutto il Giappone stanno nascendo altri santuari [Sanctuary Church] - dobbiamo vederle come uguali a noi, [unite] nella stessa battaglia, per lo stesso re, per lo stesso regno. Amen?
Quindi quando prendiamo del tempo per salvare altri guerrieri, quando prendiamo del tempo per servirci a vicenda, non facciamolo con debolezza, facciamolo con onore e facciamolo con forza. Io vi servirò come un guerriero e voi mi rispettate come un guerriero. Vi servirò. Ognuno di questi guerrieri qui - Ecco che cosa mi ispira vedere: tutti noi ci offriamo volontari per qualcosa, tutti noi serviamo in qualche modo. Non per ottenere qualche ricompensa, ma perché sappiamo che siamo insieme in battaglia. E quando siete in battaglia insieme ci sarà un codice del guerriero. C’è un codice del guerriero. Stiamo insieme, combattiamo insieme e curiamo le ferite gli uni degli altri. Ci serviamo l’un l’altro, ci aiutiamo l’un l’altro, prepariamo il tabernacolo l’uno per l’altro. Così oggi c’è la fiera del volontariato(?). Nessuno deve offrirsi volontario per servire se non vuole farlo. Se lo spirito non vi muove a farlo, non fatelo. Non m’importa se non lo fate. Non m’importa. Ma se vedete e capite che siete un guerriero e avete altri guerrieri intorno a voi… ognuno di noi ha dei doni che Dio gli ha dato. Chi sapeva che ci saremmo incontrati in questo modo? Tante persone vengono da me a dirmi: “Noi non siamo come l’A Team; non siamo neanche il C team. Com’è che Dio ci ha messo insieme a voi in questo modo!? Ricordo che Kook Jin una volta ha detto: “Voi siete l’A Team! Siete l’A Team! Dio ci mette insieme……
Quando vediamo la chiesa mondiale, vediamo che ora le persone si stanno svegliando ogni giorno, ogni settimana, ogni singola settimana. C’è bisogno di persone che hanno fatto la cosa giusta quando era difficile da fare, non di politici che fingono di avere fede quando è facile; quando era la cosa più difficile da fare voi siete stati sul campo di battaglia e avete detto al diavolo che lui è il diavolo. Avete difeso la verità, non per poter ottenere una medaglia, non per poter ottenere una ricompensa, ma perché era vostro dovere come un figlio di Dio.
Omma, com’è che sei così bella, eppure sei un guerriero!? Guardate mia moglie, è così splendida, ed è una guerriera.
Parla Yeon Ha Nim:
Grazie. Sta dicendo che è il mio turno di parlare. Fate un applauso a Pastor Moon. Grazie.
Questa settimana stavo preparando del materiale di studio per la lezione di coreano del nostro piccolo gruppo. E abbiamo scelto un canto gospel che per caso è proprio la canzone che abbiamo cantato oggi. Non l’avevamo coordinato, ma è successo. Dio lavora in modo molto misterioso. In questo canto ci sono le parole: Dio è il mio salvatore, Dio è il mio guaritore e Dio è il mio liberatore: salvatore, guaritore, liberatore. Il significato di queste parole è quasi lo stesso, è simile. Perciò ero un po’ in conflitto e ho chiesto un chiarimento a mio marito e lui me l’ha spiegato in modo molto bello. Vorrei veramente condividere questo con voi.
Ha detto che quando diciamo Dio è il mio “salvatore”, significa che abbiamo a che fare con il peccato, l’inferno, il cielo e la nostra vita eterna. Così noi siamo dei peccatori. Qualcuno può avere difficoltà ad ammettere di essere un peccatore. La Bibbia dice che se non confessiamo di essere peccatori vuol dire che non abbiamo in noi la verità; dice che fate di Dio un bugiardo. Io dico che non sono un peccatore, che non ho in me nessun peccato, ma noi siamo peccatori. Però fondamentalmente l’amore di Dio e di Cristo ha coperto il nostro peccato; così quando Dio ci vede, vede solo il sangue che scorre dentro di noi, il lignaggio di Dio che il nostro Cristo ci ha dato in dono. È fondamentalmente questo. Dio come salvatore ha a che fare con la salvezza e la nostra vita eterna.
Quando diciamo Dio come guaritore, naturalmente Dio può guarire il nostro spirito, ma in questo senso significa che Dio è il nostro guaritore fisico; riguarda principalmente le persone che sono guarite da Gesù. Non vuol dire che sono salvate. Salvare e guarire possono essere molto diversi. Quando diciamo che Dio è un liberatore - questa era una cosa molto difficile per me da capire - quando diciamo che Dio è il nostro liberatore pensate a come nella nostra vita normale abbiamo a che fare con tanti spiriti, molti dei quali in effetti sono spiriti malvagi. Non sappiamo come mai ci sentiamo così depressi, non sappiamo perché non riusciamo a tagliare con un fallimento del passato che ci perseguita, abbiamo tanti spiriti così e non riusciamo a liberarcene. Succede tante volte. E queste cose alla fine ci bloccano, ci rendono difficile andare di fronte a Cristo, di fronte a Dio. Ma cosa fa Dio? Ci libera da queste cose, taglia quella catena di vergogna e ci pone sulla roccia della salvezza.
Quanti sanno che Dio è un salvatore? Alzate la mano! Quanti sanno che Dio è il mio liberatore, che è il mio guaritore? Sì, Padre. Sì fratello. Sì sorella È giusto. Quando sappiamo che Lui è il nostro salvatore, il nostro liberatore e il nostro guaritore, è allora che nella nostra vita cominciano a succedere i miracoli. Cristo stesso, Dio stesso ha detto che è venuto per servirci non per essere servito; Cristo stesso che ha riversato su di noi tutta la grazia straordinaria; il più grande tra voi servirà gli altri. Oggi abbiamo una grande opportunità di servire Dio e i nostri compagni guerrieri, i nostri fratelli e sorelle; così, quando usciremo e faremo un bel pranzo, per favore iscrivetevi per le attività di volontariato, aderite per quello che lo spirito vi spinge a fare. Lasciate che lo Spirito Santo vi guidi, fratelli e sorelle. E adoriamo il nostro Dio, serviamo i nostri fratelli e sorelle come guerrieri in battaglia, e rendiamo tutta la gloria a Dio, a nostro Padre, al nostro Signore. Aju.
Hyung Jin Nim: Leggiamo insieme la Cheon Seong Gyong
Cheon Seong Gyeong 994 (In Italiano Pag. 1032)
Servire con tutta la vostra mente e devozione vuol dire rinunciare alla vostra vita. Non esiste il detto: “La sincerità muove il Cielo?” C’è un limite alla sincerità, una fine alla propria devozione? Mettete in gioco la vostra vita e offrite devozione. Dio riconoscerà la persona che è pronta a sacrificare la sua vita e ad offrire una vita di devozione.
Io sono grato per ciascuno dei guerrieri che sono qui perché tutti voi state servendo. Lo state già facendo. Vorrei lanciare una sfida anche ai giovani. Se non avete ancora dato la vostra adesione, sfidate voi stessi. Se siete nuovi, non importa, iscrivetevi per servire; capite che siete dei guerrieri che servono; qui noi abbiamo onore, abbiamo integrità. Siamo derisi insieme, siamo denigrati insieme, ma lottiamo lo stesso insieme per la cosa giusta. Non vi siete ancora sfidati ad offrirvi volontari? Fatelo, fatelo, perché sapete che è la cosa giusta, lo spirito vi sta guidando a farlo. Amen. La maggior parte di noi lo sta dimostrando in ogni aspetto della nostra vita, ed io sono veramente benedetto ad essere in un posto dove c’è effettivamente uno spirito di sacrificio e donazione e uno spirito di servizio. Quando eravamo nel Palazzo non avevamo intorno a noi persone vere che non hanno in mente delle politiche, ma hanno in mente il regno. Siamo così benedetti. Sono così benedetto. Preghiamo tutti insieme.
Preghiera
Padre, ti ringraziamo tanto questo giorno. Padre, oggi siamo stati benedetti perché abbiamo visto il corso che hai attraversato. Abbiamo visto il campo di morte di Hung Nam. Padre, tanti dettagli nella storia sono andati perduti. Forse è la prima volta che la chiesa occidentale ascolta alcuni di questi particolari, il corso di sangue che hai attraversato.
Il nostro cuore è addolorato quando alla chiesa mondiale viene detto che tu non hai insegnato nulla alla Madre o che non hai realizzato la tua missione. Per noi, come coloro che darebbero la loro vita per difenderti, questo è il significato del dolore. Ma questo dolore non ci rende sconfitti, questo dolore ci dà uno scopo, questo dolore ci dà una missione che è quella di glorificarti.
Padre, ti ringraziamo perché siamo circondati da questi individui nell’ora finale, nell’ora dello Shmita, nell’ora in cui tutte le potenze politiche del mondo si allontanano da te, perché resta ancora un piccolo gruppo di persone che lotteranno per Cristo e metteranno in gioco la loro vita. Siamo grati perché ci hai chiamato qui in questa ora a servirti, a stare con te, a camminare con te. Padre, è un onore poter essere insieme a dei veri uomini e delle vere donne che non vivono per loro stessi e la loro gloria, ma vivono solo per la tua gloria. Questo è essere degni di essere il leader, il leader della cultura che guida il nostro mondo. Questo è ciò che il mondo intero deve essere di nuovo educato a capire, ossia di non perseguire il narcisismo, il culto di se stessi, ma di perseguire con passione, con un desiderio ardente, con un cuore trepidante che cerca di salvare quelli che si sono allontanati, con una sete inestinguibile di essere alla tua presenza e di stare innanzi a te come un guerriero onorevole, un figlio e una figlia di Dio.
Padre, ti ringraziamo tanto per questo giorno e vogliamo rendere a te tutta la lode, la gloria e l’onore e ti innalziamo in questo giorno. Amen. Aju.



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