Oggi parliamo di “morire e vivere”.
Leggiamo insieme Luca
14 dal versetto 25 al versetto 33.
25 Ora molta gente
andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse: 26 «Se uno
viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le
sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E
chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio
discepolo. 28 Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non
si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla
finire? 29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le
fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a
beffarsi di lui, dicendo: 30 "Quest'uomo ha cominciato a
costruire e non ha potuto terminare". 31 Oppure, qual è il re
che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare
se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con
ventimila? 32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda
un'ambasciata e chiede di trattare la pace. 33 Così dunque ognuno di
voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.
Amen! C’è la forza potente
di un guerriero in queste parole. Amen! Sentite di cosa parla Gesù Cristo. È di
fronte a una grande folla e in questo scenario sembra la prima volta che arriva
tutta questa moltitudine di persone, e i discepoli pensano: “Ehi! Stiamo
diventando popolari! La gente sta arrivando! Le moltitudini stanno venendo! Sì!
Vogliamo trattenerle per il sermone. Dategli del cappuccino, del caffè e dei
biscotti, e fateli restare”. [Risate]. E Gesù viene fuori e dice: “Se non
odiate vostra madre, vostra moglie e i vostri figli non potete essere miei
discepoli”. E poi continua dicendo: “Se non siete disposti a morire sulla
croce, se non siete disposti a portare la croce, andate via”. Io posso
immaginare i suoi discepoli sullo sfondo che dicono: “Oh mio Dio, ma cosa sta
facendo? Abbiamo qui migliaia di persone! Non può parlare di amore? Non può
parlare di qualcosa di bello? Perché dobbiamo parlare di queste croci, perché
dobbiamo parlare di odiare nostro padre, nostra madre, i nostri figli e i
nostri fratelli?
Vedete, Gesù non si
preoccupava di questo. Non gli importava di avere l’auditorio pieno; oggi ci
sono troppe chiese che prestano attenzione a questo e non dicono la verità, non
parlano ai loro parrocchiani e alle loro congregazioni come se fossero dei
guerrieri. Questo è quello che abbiamo perso nel corpo di Cristo. Ecco perché
siamo diventati così deboli; perché i nostri fedeli non sono dei guerrieri, non
li educhiamo ad essere dei guerrieri di Dio, li educhiamo ad essere delle
pecore deboli e miti. Io ho sempre questa fascia attorno al polso che dice: “Indossa
tutta l’armatura di Dio”. Dio ci chiama ad essere dei guerrieri e c’è una certa
intensità che bisogna avere come guerrieri.
Quello che è stupendo in
questi giovani è che cantano questi canti. Sono canti di guerrieri; non sono
canzoni per farvi star bene: “Oh, mi sono innamorato di lui, e lui si è
innamorato di me, mi ha spezzato il cuore e ora io...” Questi sono canti da
guerrieri. Sono canti che uccideranno il diavolo che si intromette nel loro
cammino. Sono canti da combattenti, da soldati, da guerrieri di Dio. Ecco
perché il diavolo prende in giro questo tipo di canzoni, queste parole che
penetrano dentro di voi, perché quando siete pieni dello spirito del Vangelo –
e questi canti esemplificano questo spirito – quando siete pieni di questi
canti avete armi da combattimento, capite che la natura di questo cammino sarà
uno scontro. Capite che essere discepoli di Cristo comporterà che vi scontriate
con Satana a un certo punto. Ve lo troverete di fronte. Troppe chiese non
preparano i loro fedeli ad affrontare Satana e poi si domandano come mai,
quando lui viene nella loro vita e li distrugge, si domandano: “Dio, perché mi
hai abbandonato?” Nessuno vi sta abbandonando. Dio non vi abbandona.
Semplicemente non indossate l’armatura che Lui vi ha dato. È molto importante
che capiamo che Dio ci chiama ad essere dei guerrieri, guerrieri di Cristo.
Lo spirito dei Padri
fondatori non era forse questo? Erano dei guerrieri, erano guerrieri che
rinunciarono alla loro gloria personale e combatterono per l’onore sacro e la
cosa giusta da fare. Amen? Non è su questo che era fondato questo paese? Ora,
nel nostro caso – persino nella mia famiglia, nella mia chiesa, mio Padre mi ha
nominato erede, etc. etc. – alcuni di voi lo sanno ma alcuni di voi forse no
perché questa volta sono venuti a visitarci degli ospiti. Possiamo vedere cos’è
successo. Possiamo vedere che le Scritture sono state corrette all’80%.
Sotto la leadership della
madre
Sono cambiate le Scritture
del Vero Padre (la CSG è stata modificata fino all’80%)
- È cambiato l’inno nazionale della C.I.G.
- È cambiato il Giuramento della Famiglia
- Sono cambiati i voti della Benedizione
- È cambiato da monoteismo a diteismo
- Il Principio Divino è stato escluso dalla Costituzione
- La Madre ha lasciato la sua posizione di oggetto [Non Soggetto] fedele e obbediente, proclamando se stessa Dio, Messia, Figlia unigenita.
Le Scritture sono state
modificate all’80% Come potete modificare la Bibbia? Come potete modificare la
Parola di Dio? Cambiate la Scrittura anche solo di una parola e raccoglierete
su di voi tutte le maledizioni di tutte le Scritture, tutte le profezie,
accumulerete su di voi tutte le maledizioni. Ma questo è successo. Possiamo
vedere [come sono state cambiate] tutte le cose che il Padre ha lasciato:
l’inno nazionale, il Giuramento della Famiglia, i voti della Benedizione in
Matrimonio; e il monoteismo è stato cambiato in di-teismo.
Io amo mia madre ma devo
dire la verità perché questa è la responsabilità che mi ha dato il Padre. E non
è un divertimento che il figlio più piccolo debba sgridare sua madre. Non è un
divertimento per me dover far questo. Ma quando lei, con la sua stessa bocca,
ha detto che lei è Dio, io le ho detto: “Madre, io ti voglio bene, ma tu non
sei Dio, e se dici questo sarai umiliata da Dio”. Lei ha lasciato la sua
posizione di partner oggetto fedele; si è proclamata Dio, Messia, Figlia
unigenita e poi, di fronte a tutta la chiesa mondiale si è seduta sul trono del
marito. Nella cultura asiatica e nella cultura biblica questo è l’insulto più
grande. Non potete detronizzare vostro marito.
Quindi sì, io le voglio
bene, e la chiamo [la sua voce si fa forte] e la invoco, affinché si penta del
suo peccato e si umili come donna davanti a Dio; non davanti a me, davanti a
Dio. Lei ha fatto questo di fronte alla chiesa mondiale sempre più
frequentemente e noi l’abbiamo visto.
Tre anni fa, quando ha detto
queste parole a me e anche a Kook Jin Nim, le abbiamo dovuto dire: “Madre, noi
ti amiamo con tutto il nostro cuore, tu ci hai messo al mondo, ma tu non sei
Dio e non puoi portare la maledizione su di te. Non mi importa cosa ti dicono
tutte quelle persone intorno a te che vogliono rubare i tuoi soldi. Tu non sei
Dio, e se continui su questa strada ci sarà un corso di giudizio, non perché
Dio ti giudica, ma perché ti stai allontanando da Dio, ti stai allontanando
dalla Sua cintura di protezione. Ti stai allontanando da Dio e se fai questo
incontrerai il giudizio”.
Nell’anno della Shmita –
abbiamo visto proprio quest’anno che le cose stanno peggiorando; ne abbiamo
parlato la scorsa settimana. Disordini civili etc. Sappiamo che dietro le quinte
ci sono persone che finanziano queste cose. E guardate questo:
Tra tutti i paesi del mondo
il virus della MERS ha colpito la Corea del Sud. E ridevano quando tre anni fa
ho detto alla Madre che se continuava per quella strada avrebbe raccolto le
maledizioni di Dio, del Cielo. E martedì scorso, durante il sermone in coreano
dicevo ai fratelli e sorelle coreani, alla chiesa coreana: “Svegliatevi!! Cosa
pensate che sia il virus della MERS? È che vi state allontanando da Dio e, come
ho detto, le maledizioni di Dio ricadranno su di voi. Non perché io vi
maledico, ma perché è ciò che dice la Scrittura”. E in quel momento è scoppiato
un fulmine. L’avete sentito?
Abbiamo tutta questa
situazione dove il Palazzo è stato chiuso, i workshop sono stati cancellati.
Ora Dio si sta occupando direttamente dell’eresia. È molto strano come gli
uomini e le donne pensino di poter essere più grandi di Dio. È la stupidità
dell’uomo e della donna attraverso i tempi. Lo stesso stupido errore, ripetuto
in continuazione; non imparano mai. Una volta che hanno il potere non imparano
mai. Hanno dovuto chiudere tutti i workshop. [Prima dicevano]: È uno scherzo.
Probabilmente domani migliorerà. Il governo coreano ha detto che la situazione
è sotto controllo... Ora ci sono già 32 morti. La gente deve camminare per le
strade con la mascherina. E questo è solo l’inizio. Che cosa dice la Scrittura?
“Non temi il Signore Dio tuo?” Non Lo temi? È solo l’inizio.
E guardate come ci siamo
ridotti in America. Guardate dove siamo.
(Traduzione: scommetto che l’inferno è favoloso)
È un anno Shmita
[sabbatico], anzi è l’anno super-Shmita, con 4 lune rosse (di sangue). Ci sono
stati avvertimenti molto chiari per l’America nel 2001 e nel 2008. [nel 2001
c’è stato l’attacco alle torri gemelle e nel 2008 il crollo di Wall Street]
L’economia sta crollando proprio come nei due anni Shmita precedenti. E a
quanto pare al Campidoglio, di fronte alla Corte Suprema, si fa festa invece di
pentirsi e di capire che siamo stati arroganti come nazione e abbiamo scacciato
Dio. È tutto un atteggiamento di sfida. “Ehi! È così alla moda, così forte!
Yuu!!! Scommetto che l’inferno è favoloso!!! Facciamo Uh! Uh! Uh!” Questo tipo
di scherno nei confronti di Dio. Che cosa ha detto la Scrittura? Guardate qua:
coprono la bandiera americana con quella del gay pride.
Coprono la bandiera che
rappresentava la libertà e l’emancipazione basate sui principi biblici della
responsabilità personale e della libertà di associazione. L’hanno coperta. Noi
possediamo questo posto. È il punto che illustra come la nazione si allontana
da Dio perché si allontana dalla sua creazione originale. La Bibbia dice molto
chiaramente “Adam and Eve”, non “Adam and Steve”. È Adamo ed Eva. Quando
lasciate questo, lasciate la consacrazione di Dio, lasciate il Suo potere
soprannaturale e vivrete la vostra vita cercando di difendervi, avvolgendovi
nel mantello dei diritti umani, mentre tutto quello che state facendo è fuggire
dalla vostra consapevolezza che esiste un Dio, e che lui è ferito da quello che
fate.
Che cosa dice Isaia 5?
Isaia 5:20:
"Guai a quelli che
chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la
luce in tenebre"!
Che passo della Scrittura
per oggi! Perché? Abbiamo detto: “L’America è così progressista, così
innovativa! Wow America! La vittoria dell’amore! L’America è grande!” Noi
pensiamo che sia innovativa, ma cosa pensate che facessero i greci prima di
crollare? Cosa pensate che facessero i romani prima di crollare? Perché, quando
lasciate fondamentalmente la moralità di Dio, ogni moralità, ogni etica
crollerà. E, mi spiace dirlo, su che cosa è fondato il business o su che cosa è
fondata l’economia? Che cosa studiate nelle Business School? Dovete studiare
l’etica del business. Perché è così importante? Il relativismo morale
distruggerà la nazione; la distruggerà perché eroderà ogni tessuto sociale.
Sarà uno schiaffo di sfida a Dio, dire che siamo più grandi di Lui, che
possiamo fare quello che vogliamo e riderci sopra...
Guardate come tutte queste
cose stanno succedendo nell’anno Shmita. Ricordate il 1973 quando in America fu
permesso l’infanticidio, fu permesso di uccidere i bambini non ancora nati? È
quando l’America perse la sua prima guerra. Eravamo una superpotenza, non
eravamo mai stati sconfitti e perdemmo la nostra prima guerra: il Vietnam. Da
allora, in ogni singolo anno Shmita - ogni 7 anni c’è l’anno Shmita, perché lo Shmita
è un ciclo biblico di 7 anni; il settimo anno è un anno di riposo, ma se il
popolo sfida Dio è una maledizione - ogni 7 anni da allora, dal crollo del Bond
Market negli anni 90 al più grande crollo di Wall Street, erano tutti basati
sugli anni Shmita. Ognuno di essi. Gli ultimi due si sono verificati
esattamente nella data profetizzata nella Bibbia, il 29 ul secondo il
calendario ebraico; sono caduti esattamente nel giorno biblico; e ci stiamo
avvicinando a questo anno Shmita che, fra l’altro, è un anno super Shmita; è un
ciclo di 7 volte 7 anni Shmita ed ha 4 lune rosse (lune di sangue). E intanto
stiamo facendo questo genere di cose. Proprio nell’anno Shmita. Vedete, questo
è molto emblematico. Non è sorprendente che l’eresia della nostra chiesa sia
collegata direttamente a questo?
Non hanno neanche voluto
fare una dichiarazione sulla nostra posizione dicendo che Dio intende che
l’uomo e la donna si sposino e siano benedetti. Non hanno neanche fatto una
dichiarazione su questo, perché vogliono essere popolari per le persone nuove. Ecco
perché il corpo di Cristo è diventato così irrilevante, irrilevante, totalmente
irrilevante per la cultura. Non è come Gesù che era rilevante. Lui era un
guerriero, interveniva e cambiava le cose. Interveniva e cambiava le vite e
salvava le persone. [Il corpo di Cristo] è totalmente irrilevante. È diventato
totalmente irrilevante, viene risucchiato. Nemmeno una posizione chiara sul
sacramento più fondamentale del matrimonio, nemmeno una dichiarazione. Come,
non potete dire che Adamo ed Eva, che un uomo e una donna è quello che vuole
Dio, è quello che ha potere, che ha consacrazione? Se capite bene questo avete
la forza più potente contro il male. Come, non potete dire questo in questo
paese di libertà e di eguaglianza? Questa è una frode, una frode assoluta; e
questa è l’era in cui viviamo, dove non possiamo chiamare male quello che è
male e bene quello che è bene. Questo è lo Shmita, e noi viviamo in questo
tempo.
Studiando queste cose siamo
tornati al corso di vita del Padre e abbiamo letto qualcuno dei suoi primi
discorsi. Quelli tra voi che sono in quei piccoli gruppi e leggono questi
discorsi, non pensate che sono incredibili? Sono straordinari.
Il Padre stette ad Hung Nam
dal 22 febbraio 1948 al 14 ottobre 1950. Era nel campo di morte. Nel campo di
concentramento l’avevano trasferito ad Hung Nam; lì era dove riempivano i
sacchi di fertilizzante di ammonio, probabilmente un tipo di nitrato di ammonio
che poi veniva caricato sulle navi da carico russe per essere usato in Russia
come fertilizzante o altro. C’era questa piccola montagna fumante di ammonio
alta 20 metri e i lavoratori dovevano andare a spalare questo fertilizzante e
metterlo nei sacchi. Dovevano spalarlo e riempire dei sacchi. Guardate quanti
sacchi dovevano fare. Una squadra di dieci persone doveva produrre 1300 sacchi
di fertilizzante di ammonio al giorno, ciascuno del peso di 40 chili. La
sostanza era talmente tossica che se continuavate ad inalarne i fumi e a
lavorare con le mani, la vostra pelle si sbucciava e si formavano delle vesciche
che scoppiavano, e se continuavate a maneggiare quel materiale nel giro di sei
mesi normalmente vomitavate sangue. Mediamente in sei mesi vomitavate sangue.
Il Padre fece questo lavoro per 2 anni e 8 mesi. Faceva tre volte la normale
quantità di sacchi di un prigioniero. Per un prigioniero normale erano 130
sacchi, ma il Padre faceva 390 sacchi al giorno. Non è incredibile!
Ora dovete capire il
contesto di quel tempo. Hung Nam era quassù, in quest’area; in pratica
sull’acqua, proprio qui [indica con il laser]. Dopo il 1945, dopo la seconda
guerra mondiale, la Corea del Nord era centrata sull’Unione Sovietica ed eresse
il suo governo. Quindi proprio lì c’era il comunismo, il totalitarismo, e
l’America se ne era andata. La Corea del Sud nel 1945 era centrata
sull’America. Kim Il Sung, che era il premier della Corea del Nord, ottenne
dall’Unione Sovietica e dalla Cina l’approvazione per invadere la Corea del
Sud. La guerra iniziò con quello che in Asia è noto come l’incidente del 25
giugno, ossia quando la Corea del Nord entra nella Corea del Sud e la invade.
Nello stesso anno, tre mesi dopo, il 26 settembre 1950 il generale Mac Arthur
sbarca ad Inchon con 70.000 uomini e respinge i cinesi e i nordcoreani che
scendono a sud. Li respinge verso nord e nell’ottobre 1950 le truppe dell’ONU
entrano e liberano la prigione dove si trovava il Padre. La cosa interessante è
che le guardie della prigione erano state informate dell’arrivo delle truppe
dell’ONU il 10 ottobre, ossia qualche giorno prima che arrivassero. “Oh,
Shmita, stanno arrivando!! [Hyung Jin Nim dice in tono scherzoso] Hanno detto
che arrivano fra un paio di giorni, dobbiamo uccidere i prigionieri!” Così
avevano stabilito un giorno per la morte del Padre, e due giorni prima di
quella data le truppe dell’ONU arrivano e lo liberano. È libero con l’aiuto di
Dio.
La cosa interessante, è che
allora il Padre fugge a Pyeong Yang. Guardate di nuovo la mappa. Da questo lato
della Corea scappa fino a quest’altro lato della Corea. Attraversa tutta la
Corea. Gli ci sono voluti 10 giorni per attraversarla. Prima di andare nel
campo di morte, il Padre aveva già 30-40 persone nel suo ministero, nella sua
congregazione. Perciò torna là a cercarli e quando arriva a Pyeong Yang, dopo
aver camminato senza fermarsi per 10 giorni e 10 notti, trova solo pochi
membri. Credo che fossero meno di 5 perché gli altri erano morti, o erano
dispersi o erano scappati.
Così il Generale Mac Arthur
nel 1950 sbarca ad Inchon, va fino a Seul e le truppe dell’ONU arrivano fino al
fiume Yalu spingendosi fin qui [indica sulla mappa]. Ma poi cosa fecero i
cinesi? Il 25 dicembre 1950 i cinesi intervennero e sconfissero le truppe
dell’ONU nella Corea del Nord. Mandarono al confine 260.000 truppe per
sconfiggere le truppe dell’ONU. Il Padre resta a Pyeong Yang per 40 giorni ma
poi è costretto ad andare a Sud. Parte con la Bibbia nel suo “poctarì”, una
specie di grande fazzoletto che è legato insieme come una borsa per contenere
le cose e si porta appeso a un bastone appoggiato alla spalla. Questo è quello
che facevano i rifugiati. Così nel suo “poctari” il Padre ha la sua Bibbia e
dei vestiti e va nella Corea del Sud a metà dicembre. Quindi a metà dicembre,
senza nessuna fonte di calore; non si può accendere il fuoco perché si
attirerebbe l’attenzione e vi sparerebbero. Non dovete fare fuochi e dovete
dormire all’aperto nella landa. Chi ha fatto questo lo sa. Non hanno nessuna
risorsa per riscaldarsi e devono viaggiare verso sud in pieno inverno.
Il Padre viaggia con un uomo
di nome Bak Junwha, che ha una gamba ferita. Viaggia verso sud con due
discepoli. Won Pil Kim porta i bagagli, mentre il Padre spinge su una bicicletta
quest’uomo ferito. Arrivano nei pressi di Hwangju che è proprio qui [indica
sulla mappa]. Quindi fanno tutta la strada da Pyeong Yang fino alla baia di
Hwangju e il Padre deve scaricare Mr. Bak dalla bicicletta perché ora devono
attraversare una collinetta di ghiaccio; mentre cercano di salire su questa
collinetta scivolano giù e così il Padre dice: “Monta sulle mie spalle e io ti
porterò”. A questo punto Mr. Bak gli dice: “Lasciami, lasciami, tu devi
sopravvivere”. E il Padre risponde: “Solo il Cielo deciderà quando viviamo e
moriamo. Non puoi deciderlo tu”. Uh! “Non puoi decidere questo”. Così il Padre
porta Mr. Bak sulle spalle e alla fine arriva a Seul. Guardate qua.
Guardate i vestiti che
portavano queste persone. Non so se siete mai stati fuori in una bufera di
neve. [Hyung Jin Nim ricorda l’inverno rigido e il ghiaccio dell’inverno
precedente] Portavano degli abiti di cotone che si inzuppavano d’acqua e di
notte si congelavano e diventavate ipotermici e morivate per ipotermia. Questa
era un’altra causa di morte nella landa desolata. Non potete accendere il fuoco
per sciogliere il ghiaccio, non potete riscaldare i vostri vestiti, altrimenti
vi sparano.
Quindi il Padre torna a Seul
a dicembre. Ora è a Seul, ma nel gennaio 1951 la Cina si spinge nella Corea del
sud e alla fine riprende Seul. Dunque all’inizio i cinesi sono scacciati da
Seul, ma poi ritornano con 260.000 truppe e la riconquistano. Ecco perché il
Padre è costretto a spingersi più a sud. È in questo periodo che va a Pusan, a
Taegu e in altri posti; vagabonda peregrino per tre anni. È in questo tempo che
ha costruito la capanna di cartone che avete visto nelle foto. È successo in
questo periodo, quando la Cina invadeva e occupava il paese e conquistava Seul.
Alla fine nel 1953 viene proclamato il cessate il fuoco. Così tre anni più
tardi, dopo aver vagabondato, vagabondato e vagabondato il Padre può tornare a
Seul e nel 1954 crea la HSAUWC, l’Associazione dello Spirito Santo per l’unità
del mondo cristiano. In mezzo a tutta quella morte, conflitto e distruzione, in
un paese saccheggiato e devastato dalla guerra, arriva lì e inizia
l’Associazione dello Spirito Santo.
A quel tempo l’università
Iwayuh [Ewha] era una delle università più importanti di Seul e anche
l’Università Yeonsey. In queste università insegnavano molti professori
occidentali. Gli studenti cominciarono ad unirsi al ministero del Padre in gran
numero. Delle 600 studentesse dell’Università Iwa-yuh 380 ascoltarono gli
insegnamenti del Padre sul Principio, riguardo la caduta dell’uomo, in che modo
Satana sradica la cultura della società, dove punta, a che cosa mira. Noi lo
sappiamo: è il matrimonio.
Così il Padre per questo
tutto tempo è dovuto scappare, ha dovuto essere un profugo; è inseguito, deve
fuggire, la Cina è sconfitta poi invade di nuovo, tutto questo caos. Finalmente
la tensione si allenta, ci sono segni di pace e lo Spirito Santo si muove, ma
poi il 4 luglio del 1955, senza che sia passato neanche un mese di riposo, il
Padre è nuovamente arrestato. È messo in prigione perché dicono che crea
disordini nella società etc. etc.
Ecco lì il Padre. Questi
sono i primi tempi della chiesa.
“Uolli Sampo” [che è scritto
sull’insegna] vuol dire Dichiarazione del Principio. [Applausi]. Così, quando
pensiamo al Padre a quel tempo in questo contesto, possiamo vedere come è un
esempio dell’amore di Cristo. Era lì, in quel clima ghiacciato, senza fuoco;
viveva all’aperto; spingeva i suoi discepoli su per le colline di ghiaccio. Gli
dissero di lasciarli, ma lui rispose: “Voi vivrete”. È attraverso l’intensità
della tribolazione che il Vero Padre ha servito i suoi discepoli. Si è
sacrificato per loro. Anche noi dobbiamo vederci l’un l’altro in questo modo.
Perché ognuno in questa sala è un guerriero che difende Cristo, che non si piega
a quello che vuole il mondo o a quello che vogliono i politicanti, ma rimaniamo
radicati nella parola e diciamo che non ci piegheremo alle vie del mondo che
vanno e vengono e comunque cambiano sempre. Rimarremo sulla roccia eterna che è
Cristo. Ecco perché siamo perseguitati insieme, ecco perché siamo presi in giro
insieme, ecco perché siamo denigrati insieme. Ma cosa fanno i guerrieri quando
sono in battaglia? Combattete l’uno per l’altro, vivete l’uno per l’altro e
morite persino l’uno per l’altro. E quando siete attaccati e derisi cosa fate?
Vi prendete cura l’uno dell’altro. Amen? Questo fa parte di essere un
guerriero.
Vi ricordate che abbiamo
parlato dello scudo della fede? Che cosa dovevano fare i soldati quando calava
la notte? Dovevano ungere il loro scudo; al mattino dovevano immergerlo
nell’acqua, ma di notte dovevano oliarlo in modo che non diventasse fragile.
Dobbiamo prenderci cura della nostra armatura; dobbiamo prenderci cura
dell’armatura spirituale che indossiamo, e dobbiamo prenderci cura anche
dell’armatura del soldato nostro compagno. Amen! Dobbiamo prenderci cura del
nostro compagno d’armi. Il nostro compagno d’armi che dà la sua vita per il
regno. Durante la settimana quando battagliamo, combattiamo contro Satana,
difendiamo la verità e non ci pieghiamo alle vie del mondo, siamo attaccati. E
allora? Conosco delle persone in questa stanza che sono attaccate. “Tu sei un
bigotto, sei intollerante, sei meschino; siete attaccati.
Nella battaglia ci sono
certe regole che possiamo sentire da noi stessi; se avete preso parte a qualche
operazione di salvataggio o di pronto soccorso, sapete che ci sono dei livelli
di pronto soccorso che potete fare [da soli], ma ce ne sono altri che non
potete fare, e avete bisogno dell’aiuto di altri guerrieri. A volte, nel vostro
cammino spirituale, mentre avanzate con i vostri compagni d’armi, avete bisogno
di aiuto. Amen? Avete bisogno di aiuto per le battaglie. Questa è la natura di
ciò contro cui stiamo combattendo. Stiamo combattendo contro il Regno. Gesù
combatteva contro il regno. Il Padre combatteva contro il regno, il regno di
Satana, il regno dell’egocentrismo, che pensa: “Io sono migliore di Dio, io
sarò Dio, determinerò le mie regole per me stesso”. Questo è esattamente quello
in cui credeva Hitler. Gli esseri umani non sono al di sopra di Dio. È così
semplice. Dio ha creato l’universo, e ha creato noi; è Lui che decide cosa è
giusto e cosa è sbagliato e questo viene dalla Sua natura.
Perciò, la ragione per cui
penso che questo sia importante, è perché abbiamo la tendenza a guardarci l’un
l’altro e anche in tutta la Sanctuary Church mondiale, abbiamo la tendenza a
vederci come fratelli e sorelle e ci dimentichiamo che loro sono dei compagni
d'armi, sono dei combattenti. Amen? Sono nostri compagni guerrieri. Quando
cambiamo la nostra prospettiva e pensiamo: “io non vedo questi giovani solo
come dei ragazzi che devono misurarsi con le ideologie secolari”, li vedremo
come dei guerrieri. Io vedo i miei figli come guerrieri. Sono uno che pratica
le arti marziali, so come addestrare dei guerrieri. Li vedo come guerrieri. Voi
non pensate di essere dei guerrieri, ma io farò di voi dei guerrieri. Dobbiamo
cambiare il nostro modo di vederci gli uni gli altri. Smettete di vedere voi
stessi solo come fratelli e sorelle e dire: “amami e…”.
Io sono un guerriero, voi
siete dei guerrieri. Voi potete badare a voi stessi. Io posso badare a me
stesso. Ma quando ho bisogno di aiuto, aiutate. Quando ho bisogno di aiuto,
aiutate; ma io …non lo farò non per debolezza, lo farò con onore. Perciò, se
riusciamo a vederci gli uni gli altri come dei guerrieri, capiamo che siamo dei
guerrieri. Tutte queste persone che ora stanno emergendo - in tutto il Giappone
stanno nascendo altri santuari [Sanctuary Church] - dobbiamo vederle come
uguali a noi, [unite] nella stessa battaglia, per lo stesso re, per lo stesso
regno. Amen?
Quindi quando prendiamo del
tempo per salvare altri guerrieri, quando prendiamo del tempo per servirci a
vicenda, non facciamolo con debolezza, facciamolo con onore e facciamolo con
forza. Io vi servirò come un guerriero e voi mi rispettate come un guerriero.
Vi servirò. Ognuno di questi guerrieri qui - Ecco che cosa mi ispira vedere:
tutti noi ci offriamo volontari per qualcosa, tutti noi serviamo in qualche
modo. Non per ottenere qualche ricompensa, ma perché sappiamo che siamo insieme
in battaglia. E quando siete in battaglia insieme ci sarà un codice del
guerriero. C’è un codice del guerriero. Stiamo insieme, combattiamo insieme e
curiamo le ferite gli uni degli altri. Ci serviamo l’un l’altro, ci aiutiamo
l’un l’altro, prepariamo il tabernacolo l’uno per l’altro. Così oggi c’è la
fiera del volontariato(?). Nessuno deve offrirsi volontario per servire se non
vuole farlo. Se lo spirito non vi muove a farlo, non fatelo. Non m’importa se
non lo fate. Non m’importa. Ma se vedete e capite che siete un guerriero e
avete altri guerrieri intorno a voi… ognuno di noi ha dei doni che Dio gli ha
dato. Chi sapeva che ci saremmo incontrati in questo modo? Tante persone
vengono da me a dirmi: “Noi non siamo come l’A Team; non siamo neanche il C
team. Com’è che Dio ci ha messo insieme a voi in questo modo!? Ricordo che Kook
Jin una volta ha detto: “Voi siete l’A Team! Siete l’A Team! Dio ci mette
insieme……
Quando vediamo la chiesa
mondiale, vediamo che ora le persone si stanno svegliando ogni giorno, ogni
settimana, ogni singola settimana. C’è bisogno di persone che hanno fatto la
cosa giusta quando era difficile da fare, non di politici che fingono di avere
fede quando è facile; quando era la cosa più difficile da fare voi siete stati
sul campo di battaglia e avete detto al diavolo che lui è il diavolo. Avete
difeso la verità, non per poter ottenere una medaglia, non per poter ottenere
una ricompensa, ma perché era vostro dovere come un figlio di Dio.
Omma, com’è che sei così
bella, eppure sei un guerriero!? Guardate mia moglie, è così splendida, ed è
una guerriera.
Parla Yeon Ha Nim:
Grazie. Sta dicendo che è il
mio turno di parlare. Fate un applauso a Pastor Moon. Grazie.
Questa settimana stavo preparando
del materiale di studio per la lezione di coreano del nostro piccolo gruppo. E
abbiamo scelto un canto gospel che per caso è proprio la canzone che abbiamo
cantato oggi. Non l’avevamo coordinato, ma è successo. Dio lavora in modo molto
misterioso. In questo canto ci sono le parole: Dio è il mio salvatore, Dio è il
mio guaritore e Dio è il mio liberatore: salvatore, guaritore, liberatore. Il
significato di queste parole è quasi lo stesso, è simile. Perciò ero un po’ in
conflitto e ho chiesto un chiarimento a mio marito e lui me l’ha spiegato in
modo molto bello. Vorrei veramente condividere questo con voi.
Ha detto che quando diciamo
Dio è il mio “salvatore”, significa che abbiamo a che fare con il peccato,
l’inferno, il cielo e la nostra vita eterna. Così noi siamo dei peccatori.
Qualcuno può avere difficoltà ad ammettere di essere un peccatore. La Bibbia
dice che se non confessiamo di essere peccatori vuol dire che non abbiamo in
noi la verità; dice che fate di Dio un bugiardo. Io dico che non sono un
peccatore, che non ho in me nessun peccato, ma noi siamo peccatori. Però
fondamentalmente l’amore di Dio e di Cristo ha coperto il nostro peccato; così
quando Dio ci vede, vede solo il sangue che scorre dentro di noi, il lignaggio
di Dio che il nostro Cristo ci ha dato in dono. È fondamentalmente questo. Dio
come salvatore ha a che fare con la salvezza e la nostra vita eterna.
Quando diciamo Dio come
guaritore, naturalmente Dio può guarire il nostro spirito, ma in questo senso
significa che Dio è il nostro guaritore fisico; riguarda principalmente le
persone che sono guarite da Gesù. Non vuol dire che sono salvate. Salvare e
guarire possono essere molto diversi. Quando diciamo che Dio è un liberatore -
questa era una cosa molto difficile per me da capire - quando diciamo che Dio è
il nostro liberatore pensate a come nella nostra vita normale abbiamo a che
fare con tanti spiriti, molti dei quali in effetti sono spiriti malvagi. Non
sappiamo come mai ci sentiamo così depressi, non sappiamo perché non riusciamo
a tagliare con un fallimento del passato che ci perseguita, abbiamo tanti
spiriti così e non riusciamo a liberarcene. Succede tante volte. E queste cose
alla fine ci bloccano, ci rendono difficile andare di fronte a Cristo, di
fronte a Dio. Ma cosa fa Dio? Ci libera da queste cose, taglia quella catena di
vergogna e ci pone sulla roccia della salvezza.
Quanti sanno che Dio è un
salvatore? Alzate la mano! Quanti sanno che Dio è il mio liberatore, che è il
mio guaritore? Sì, Padre. Sì fratello. Sì sorella È giusto. Quando sappiamo che
Lui è il nostro salvatore, il nostro liberatore e il nostro guaritore, è allora
che nella nostra vita cominciano a succedere i miracoli. Cristo stesso, Dio
stesso ha detto che è venuto per servirci non per essere servito; Cristo stesso
che ha riversato su di noi tutta la grazia straordinaria; il più grande tra voi
servirà gli altri. Oggi abbiamo una grande opportunità di servire Dio e i
nostri compagni guerrieri, i nostri fratelli e sorelle; così, quando usciremo e
faremo un bel pranzo, per favore iscrivetevi per le attività di volontariato,
aderite per quello che lo spirito vi spinge a fare. Lasciate che lo Spirito
Santo vi guidi, fratelli e sorelle. E adoriamo il nostro Dio, serviamo i nostri
fratelli e sorelle come guerrieri in battaglia, e rendiamo tutta la gloria a
Dio, a nostro Padre, al nostro Signore. Aju.
Hyung Jin Nim: Leggiamo
insieme la Cheon Seong Gyong
Cheon Seong Gyeong 994 (In
Italiano Pag. 1032)
Servire con tutta la vostra
mente e devozione vuol dire rinunciare alla vostra vita. Non esiste il detto:
“La sincerità muove il Cielo?” C’è un limite alla sincerità, una fine alla
propria devozione? Mettete in gioco la vostra vita e offrite devozione. Dio
riconoscerà la persona che è pronta a sacrificare la sua vita e ad offrire una
vita di devozione.
Io sono grato per ciascuno
dei guerrieri che sono qui perché tutti voi state servendo. Lo state già
facendo. Vorrei lanciare una sfida anche ai giovani. Se non avete ancora dato
la vostra adesione, sfidate voi stessi. Se siete nuovi, non importa,
iscrivetevi per servire; capite che siete dei guerrieri che servono; qui noi
abbiamo onore, abbiamo integrità. Siamo derisi insieme, siamo denigrati
insieme, ma lottiamo lo stesso insieme per la cosa giusta. Non vi siete ancora
sfidati ad offrirvi volontari? Fatelo, fatelo, perché sapete che è la cosa
giusta, lo spirito vi sta guidando a farlo. Amen. La maggior parte di noi lo
sta dimostrando in ogni aspetto della nostra vita, ed io sono veramente
benedetto ad essere in un posto dove c’è effettivamente uno spirito di
sacrificio e donazione e uno spirito di servizio. Quando eravamo nel Palazzo
non avevamo intorno a noi persone vere che non hanno in mente delle politiche,
ma hanno in mente il regno. Siamo così benedetti. Sono così benedetto.
Preghiamo tutti insieme.
Preghiera
Padre, ti ringraziamo tanto
questo giorno. Padre, oggi siamo stati benedetti perché abbiamo visto il corso
che hai attraversato. Abbiamo visto il campo di morte di Hung Nam. Padre, tanti
dettagli nella storia sono andati perduti. Forse è la prima volta che la chiesa
occidentale ascolta alcuni di questi particolari, il corso di sangue che hai
attraversato.
Il nostro cuore è addolorato
quando alla chiesa mondiale viene detto che tu non hai insegnato nulla alla
Madre o che non hai realizzato la tua missione. Per noi, come coloro che
darebbero la loro vita per difenderti, questo è il significato del dolore. Ma questo
dolore non ci rende sconfitti, questo dolore ci dà uno scopo, questo dolore ci
dà una missione che è quella di glorificarti.
Padre, ti ringraziamo perché
siamo circondati da questi individui nell’ora finale, nell’ora dello Shmita,
nell’ora in cui tutte le potenze politiche del mondo si allontanano da te,
perché resta ancora un piccolo gruppo di persone che lotteranno per Cristo e
metteranno in gioco la loro vita. Siamo grati perché ci hai chiamato qui in
questa ora a servirti, a stare con te, a camminare con te. Padre, è un onore
poter essere insieme a dei veri uomini e delle vere donne che non vivono per
loro stessi e la loro gloria, ma vivono solo per la tua gloria. Questo è essere
degni di essere il leader, il leader della cultura che guida il nostro mondo.
Questo è ciò che il mondo intero deve essere di nuovo educato a capire, ossia
di non perseguire il narcisismo, il culto di se stessi, ma di perseguire con
passione, con un desiderio ardente, con un cuore trepidante che cerca di
salvare quelli che si sono allontanati, con una sete inestinguibile di essere
alla tua presenza e di stare innanzi a te come un guerriero onorevole, un
figlio e una figlia di Dio.
Padre, ti ringraziamo tanto
per questo giorno e vogliamo rendere a te tutta la lode, la gloria e l’onore e
ti innalziamo in questo giorno. Amen. Aju.
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